Un battibecco finito in zuffa nel privé del locale e una ragazza che denuncia l'accaduto su Facebook. Gli ingredienti di un caso che ha trovato pace oggi, dopo un incontro tra le parti. I responsabili della discoteca si scusano ma difendono l'operato della sicurezza, che era stato criticato. «Ognuno ha le sue colpe», commenta la coppia
Rissa all’Ecs Dogana, le scuse dei gestori La ragazza: «Accettate, ma casi da evitare»
«Comprendiamo il brutto momento che hanno passato i ragazzi e siamo dispiaciuti». È il messaggio di scuse che i gestori del locale Ecs Dogana Hotel di Catania rivolgono alla coppia di fidanzati che, venerdì scorso, ha denunciato di essere rimasta coinvolta in una rissa scoppiata all’interno del privé. A originarla è stato un battibecco tra la loro e un’altra comitiva. «I gruppi di entrambi i tavoli coinvolti sono formati da persone perbene – continuano i responsabili della discoteca – e non potevamo immaginare che si venisse a creare una situazione del genere».
Questa mattina, durante un incontro di chiarimento che si è svolto proprio nei locali della Vecchia Dogana, entrambe le parti hanno dato la propria versione dell’accaduto. E dopo un’ora di confronto si è giunti alla pace. «Stavo suonando in regia e quando, notato il battibecco, sono andato subito intervenuto», racconta uno dei gestori. Stuzzicato sul ruolo giocato dal personale addetto all’ordine del locale, criticato nella ricostruzione fatta dalla ragazza a MeridioNews, aggiunge: «I ragazzi della sicurezza non sanno chi ha torto o ragione, il loro compito è quello di evitare lo scontro». E riguardo alla eco mediatica avuta dalla notizia, commenta: «Il problema non nasce dalla ragazza che ha scritto il proprio sfogo sui social, ma da chi ne ha approfittato per ingigantire la storia e fare lo scoop».
La 25enne catanese, il giorno dopo il coinvolgimento nella zuffa, aveva raccontato ancora a caldo la rabbia e il senso di impotenza provati in quei momenti. Oggi, con i responsabili del gruppo Ecs Management, ricorda insieme al fidanzato l’esperienza, accetta le scuse e l’invito alla prossima serata, durante la quale è previsto anche un chiarimento con uno dei buttafuori coinvolti nella lite. «Il mio sfogo – dice la ragazza – è stato dettato dalla rabbia del momento, data dal fatto che mi stavo divertendo con gli amici e abbiamo concluso la serata in quel modo. Non avrei immaginato di dare il via a questo chiasso mediatico».
Due settimane prima dell’apertura, il locale – che si trova all’interno del porto di Catania e può accogliere circa 900 persone – è stato oggetto di controllo da parte di polizia e pompieri ed è risultato in regola. I gestori raccontano che a ogni serata ci sono 17 addetti alla sicurezza, formati secondo i criteri del ministero dell’Interno, cinque dei quali stanno esclusivamente nei privé. «La discoteca è una piccola parte di un progetto più ampio, culturale e sociale – aggiungono i due gestori -. Per questo ci teniamo che tutto vada bene e non ci siano problemi, anche perché quasi tutti i guadagni servono per fare partire e portare avanti le altre attività, per cui si investe poco».
«Ognuno ha le sue colpe – dicono i due fidanzati – sono cose che possono succedere e che bisogna assolutamente evitare, anche a costo di buttare qualcuno fuori. Abbiamo ricevuto le nostre scuse e speriamo che episodi del genere non si ripetano». «Accettiamo qualsiasi suggerimento possa servire a migliorare il servizio che offriamo – assicurano i manager di Ecs Dogana -. Non ci interessano i soldi e lo dimostra il fatto che lasciamo anche gente fuori, se lo riteniamo opportuno. Quello che è successo è stato il risultato di un telefono senza fili finito male, dove chiunque ha interpretato il fatto a modo suo».