La Forestale ha colto in flagranza uno stagionale. Avrebbe dovuto svolgere il servizio nell'area protetta, invece si era assentato per motivi di famiglia. «Il tira e molla tra governo regionale e operai per mancanza di risorse ha acceso gli animi», piega Angelo Rabbito, il commissario che ha coordinato l'operazione
Riserva Vendicari, operaio antincendio arrestato Mentre appiccava il fuoco, «verrà licenziato»
Il suo compito sarebbe dovuto essere prevenire e spegnere gli incendi, invece lo hanno beccato mentre ne stava appiccando uno, in un territorio protetto: la riserva di Vendicari. Giovanni Conforto, 47 anni, operaio stagionale della squadra antincendi boschivi è stato arrestato dalla Forestale di Siracusa all’interno dell’area protetta. Lo hanno colto in flagranza di reato: era chino a terra con l’accendino in mano mentre dava il via al primo focolaio di un rogo che, viste le temperature molto alte, avrebbe potuto provocare ingenti danni a una zona di grande pregio. «Quest’anno – spiega Angelo Rabbito, il commissario che ha coordinato l’operazione – il tira e molla tra il governo regionale e gli operai stagionali per mancanza di risorse ha acceso gli animi, per mesi non si è parlato d’altro e qualcuno si sente spinto ad appiccare il fuoco. Che questa situazione di precarietà pesi non ci piove e non è un caso che i pochi arresti di piromani negli ultimi anni spesso hanno riguardato operai forestali».
Ieri Rabbito ha guidato gli uomini del nucleo operativo provinciale del Corpo forestale di Siracusa nella consueta attività di controllo sulle squadre addette al servizio antincendio. Giunti al gruppo operante nella riserva di Vendicari, hanno ricevuto la segnalazione del capoturno che ha indicato l’assenza di un operaio, ufficialmente per motivi di famiglia. «Aveva detto che sarebbe arrivato in ritardo – spiega Arrabbito – ma ci è sembrato strano e abbiamo fatto un giro nell’area protetta». Un’intuizione provvidenziale visto che gli agenti hanno notato un’auto, una Wolkswagen Polo, ferma in zona B, in località Sichilli e un uomo accanto chinato sulla vegetazione ai margini di un sentiero. «Dopo pochi secondi abbiamo visto fumo e fuoco e abbiamo capito», sottolinea Rabbito. Contorto, che fino a quel momento non si era accorto della presenza dei colleghi della Forestale, ha infilato l’accendino in tasca ed è scappato a bordo della sua auto. L’inseguimento è durato per circa cinque chilometri, finché non è stato raggiunto e immobilizzato. Nella tasca destra aveva ancora l’accendino. «Non solo è scattato l’arresto, ma verrà licenziato», precisa il commissario.
Pene severe che però non fermano i piromani. Dall’inizio della stagione antincendio nella sola Provincia di Siracusa il corpo Forestale ha effettuato 187 interventi. «L’autocombustione alle nostre latitudini non esiste – spiega Rabbito – impossibile con tasso di umidità così elevato. Chi appicca il fuoco lo fa per motivi economici: sono allevatori e anche forestali ma questi rappresentano una minima parte. Arrivare all’autore è molto difficile anche per la carenza di personale di cui soffriamo». Negli ultimi giorni gran parte di quel 20 per cento di personale rimasto a casa a inizio estate è rientrato. «Ma per un periodo limitato – conclude il commissario del Corpo Forestale – tra un mese il problema si proporrà di nuovo».
Sull’episodio odierno è intervenuto il presidente della Regione Rosario Crocetta: «Sono veramente esterrefatto e indignato. L’operaio va licenziato immediatamente, è infatti inammissibile che chi deve tutelare il nostro patrimonio boschivo, lo danneggi. E il licenziamento deve essere immediato, per fare comprendere che su queste cose non ci possono essere sconti per nessuno». Il presidente ha inviato una nota al direttore della Funzione Pubblica e al direttore del Corpo Forestale perché prendano i provvedimenti disciplinari.