Rifiuti, il presidente della Rap risponde al M5s «Palermo a tappe forzate verso gestione ordinaria»

«Volevo evitare di rispondere all’attacco da parte dei grillini in merito alla nostra azienda, perché lo ritengo esclusivamente un accanimento politico». Queste le parole del presidente della Rap, Sergio Marino, che prova a spiegare i giorni di silenzio da parte del sindaco Leoluca Orlando e della dirigenza dell’azienda municipalizzata a seguito del duro attacco mediatico da parte del gruppo pentastellato alla Camera e al parlamento siciliano.

Antefatto. In una lettera inviata in questi giorni a tutti i palermitani il primo cittadino aveva espresso un concetto chiaro: «Abbiate pazienza, ma i miracoli non sono possibili». Orlando aveva rassicurato i cittadini sul fatto che non verranno sprecati altri soldi e che qualcosa, anche se lentamente, va cambiando in merito ai rifiuti a Palermo e nella gestione della nuova azienda che gestisce lo smaltimento, la Rap.

Parole che hanno fatto andare su tutte le furie i pentestellati, i quali hanno attaccato aspramente il management aziendale non solo sul servizio scadente, ma anche sulla mancata discontinuità rispetto alla fallita Amia. «Lei, sindaco – scrivono i 5 stelle in una lettera inviata al primo cittadino – è responsabile, insieme a tutto il consiglio comunale, di aver creato una fotocopia di Amia, la stessa azienda fallimentare che ha creato una città-discarica. Le stesse persone di Amia lavorano nella Rap, dove, per stessa ammissione del suo presidente Marino, durante una visita ispettiva del M5S a Bellolampo, il personale è in esubero. Lei ha deciso di ripetere il fallimento di Amia e in questi anni – continua la missiva – non ha fatto che vuoti proclami, come quello di dicembre 2013, in cui annunciava servizi di qualità».

Una lunga lettera che tocca numerosi punti, come l’inaffidabilità della raccolta differenziata ma anche di tutti gli altri servizi. «Palermo ha una percentuale di raccolta differenziata davvero ridicola, nonostante esistano precisi – e da lei non rispettati – obblighi di legge. Tanto è vero che su questo argomento la Corte dei Conti, sollecitata da un nostro esposto, ha aperto un’indagine per danno erariale – denunciano i pentestellati – conseguente ai maggiori costi sostenuti per il conferimento in discarica di materiale che avrebbe dovuto essere oggetto di riciclo. Pure il servizio manutenzione stradale è tutt’altro che miracolistico: le strade di Palermo, costellate da buche, sono enormi distese di campi da golf, nella migliore delle ipotesi, cosa che conferma che quello della manutenzione stradale è un servizio che la Rap di fatto non svolge, anche se viene pagata per questo».

Parole che sembrano non influenzare il lavoro del presidente della Rap, Marino, che non nega i limiti della sua azienda ma che esorta ad una massima collaborazione da parte di tutti senza lanciarsi in «critiche poco costruttive». «Oramai è tempo di campagne politiche – commenta a Meridionews – E il settore rifiuti credo sia uno dei maggiori argomenti di dibattito. Ma paradossalmente per il Movimento 5 stelle l’attenzione ricade su Palermo, non su Bagheria dove esiste una situazione disastrosa ma anche un sindaco pentestellato».

Marino rigetta l’affermazione che tutto è rimasto come alla vecchia gestione Galioto che ha decretato un fallimento e le corrispettive misure giudiziarie. «Io non sono Galiato. Il nostro cda ha un’attenzione nei confronti del servizio della Rap in quanto è misurabile in base ai licenziamenti che abbiamo fatto e ai costi di gestione ridimensionati. Abbiamo rilevato due aziende fallite che non avevano più mezzi. Nulla. Palermo è stata anche commissariata per effetto di quella situazione – continua Marino -. Invito tutti a stare sereni perché con il tempo e a tappe forzate noi ridurremo il gap che ci separa da una gestione ordinaria».

Il presidente invita «gli stessi parlamentari del movimento 5 stelle a fare un benchmark (cioè un parametro oggettivo di riferimento ndr) a livello nazionale in merito a quelli che sono i costi ed il personale delle aziende municipalizzate che si occupano di rifiuti».

«Palermo è una città in cui il sistema della raccolta di rifiuti può migliorare se c’è anche una partecipazione attiva da parte dei palermitani – tiene a sottolineare Marino – Ognuno deve fare qualcosa. Se tutti ci mettiamo a criticare, io potrei essere il più bravo, con tanto di documentazione fotografica dello scempio e le offese che i cittadini fanno a Palermo. Ivi compreso il centro storico – conclude il presidente della Rap – dove ci sono discariche che noi togliamo la sera e l’indomani mattina ritroviamo. Queste cose vanno denunciate così come le incapacità che ci sono e che non ho mai nascosto». 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]