Differenziata, il nuovo piano del sindaco Orlando  M5s contro spazzamento. Riolo: «Facilita controlli»

Più personale e mezzi e maggiori controlli, anche con l’ausilio di telecamere, per arrivare nel più breve tempo possibile al traguardo del 40 per cento di raccolta differenziata. Ad annunciarlo è il sindaco di Palermo Leoluca Orlando al termine di un incontro con il collegio dei sindaci che attualmente guida la Rap, dopo la decadenza del cda, avvenuta secondo statuto 90 giorni dopo l’insediamento della nuova amministrazione. La riunione tecnica a Villa Niscemi, a cui hanno preso parte anche il vicesindaco Sergio Marino, gli assessori Iolanda Riolo e Gaspare Nicotri, è servita per dettare le linee guida e gli obiettivi della partecipata attualmente priva di un presidente, dopo la decadenza di Roberto Dolce: a tal proposito, il primo cittadino ha rivelato che «entro il 10 ottobre la Rap avrà un nuovo vertice». Proprio oggi, è previsto un incontro tra Orlando e i sindacati dell’azienda in vista della formazione della nuova governance.

Durante l’incontro, particolare attenzione è stata rivolta ai numeri della raccolta differenziata in città ferma da tempo al palo: l’obiettivo è di accelerare sui volumi di raccolta razionalizzando il servizio e potenziando il personale impegnato sul fronte esterno, anche con l’avvio «quanto prima del secondo step della raccolta porta a porta». È stato previsto, inoltre, il trasferimento di 70 operatori di Palermo Ambiente della S.S.R. Palermo Area Metropolitana alla Rap per le attività di informazione e sensibilizzazione, alcune delle quali da destinare alla polizia municipale per le attività di verifica. 

Per i furbetti del cassonetto, inoltre, è in arrivo un aumento dei controlli: come annunciato ieri sera, durante la seduta del consiglio comunale a Sala della Lapidi, sono in fase di acquisto quattro nuove telecamere mobili ed è stato potenziato il personale con altri tredici agenti che saranno di supporto dell’unità di Tutela, decoro e igiene urbana, per azioni di repressione contro chi abbandona illegalmente gli ingombranti in città. Occhi puntati anche sui Comuni adiacenti al perimetro urbano, che molto spesso abbandonano i rifiuti in cassonetti della città. «I centri limitrofi non ci stanno aiutando – ha confermato Riolo riferendosi alla fenomeno della migrazione dell’immondizia –  dopo le verifiche del caso questo adesso verrà monitorato con maggiore attenzione da parte del personale Rap e polizia municipale».

Il sindaco ha inoltre chiesto al vicesindaco Marino e all’assessore alle Partecipate Riolo di convocare le associazioni di categoria per avviare una collaborazione che attraverso una comune sinergia consenta di potenziare e migliorare il sistema di raccolta differenziata: «Si chiederà massima collaborazione ai centri commerciali affinché si eviti il volantinaggio non autorizzato invitando ad utilizzare altre forme di comunicazione per la promozione dei loro prodotti». Novità in arrivo anche sul fronte dello spazzamento delle strade: il nuovo piano non sarà più in itinerari ma in ambiti, come è avvenuto nel periodo iniziale della nascita di Rap. Previsti più controlli del territorio anche grazie agli agenti della polizia municipale: si prenderanno contatti con la Regione per coinvolgere anche il corpo forestale contro gli illeciti ambientali. 

Una decisione in controtendenza con quanto disposto dall’ex presidente di Rap Dolce, prima della decadenza del cda, che aveva annunciato l’intenzione di estendere la fase sperimentale di spazzamento a itinerari, in vigore dal settembre 2016 per un anno solo per la I e VIII, a tutte le circoscrizioni. Nel suo ultimo atto, Dolce ha ribadito «gli esiti positivi» del test che hanno consentito I’attuazione delle fasi di programmazione, gestione e controllo». Secondo l’assessore Riolo, tuttavia, il ritorno agli ambiti sarebbe motivato dalla necessità di «facilitare i controlli della polizia municipale che potrà vigilare con più rigore l’effettivo svolgimento del servizio».

Un «ritorno al passato» poco gradito, invece, per i  consiglieri comunali del M5s: «Abbiamo da sempre contestato il sistema per ambiti per mancanza di trasparenza – ha detto il consigliere Cinque Stelle Tony Randazzo –  non è mai stata resa pubblica una programmazione in merito alla frequenza e le giornate di spazzamento nonché la suddivisione per ambiti e l’operatore assegnato. Il sindaco in campagna elettorale ha affermato che il test sarebbe stato esteso a tutta la città ma oggi apprendiamo il contrario. Questo passo indietro è un fallimento: riproporremo il tema in Consiglio e vedremo se la maggioranza intende tenere la città in questo stato».


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