«Il problema non è finanziario ma di deficit organizzativo dei dirigenti. Per questo motivo ho disposto di istituire una commissione d’indagine sul funzionamento della Rap che potrà accertare disfunzioni. Oggi si volta pagina e se qualcuno è rimasto fermo al passato farà la fine che avrebbe dovuto fare e non ha fatto per omessa denuncia da parte del mio predecessore Cammarata». La Rap non soffre di alcuna emergenza finanziaria semmai le responsabilità, per i disservizi di questi giorni, sono da ricercare in qualche falla nella catena di comando. A lanciare l’accusa è il sindaco che oggi, al termine dell’incontro con i dirigenti Rap, ha annunciato l’istituzione di una commissione d’indagine proprio per fare luce su eventuali inadempienze le cui conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, con le strade invase dai rifiuti e i cassonetti traboccanti dati alle fiamme. Annunciando anche lo sblocco degli stipendi per il personale nei prossimi giorni, forse proprio una delle cause della crisi, rifiutandosi di fare ore di straordinario in segno di protesta.
«Questa mattina ho incontrato i dirigenti – ha detto Orlando – ai quali ho fatto presente che, grazie all’approvazione dei bilanci consolidati e, per la prima volta nella storia, di quello di previsione entro il mese di dicembre, abbiamo messo in sicurezza la gestione pubblica della Rap. Se qualcuno ha qualche amico e compare che pensa di potere privatizzare l’azienda se ne faccia una ragione: ha di fronte a sé un ostacolo che è reso insormontabile dall’approvazione degli strumenti finanziari». L’azienda di piazzetta Cairoli, in effetti, quest’anno ha avuto 149 milioni di euro di cassa a fronte dei 121 previsti dal contratto. E proprio oggi, è stato disposto anche il pagamento di 9 milioni di euro da parte del ministero che finalmente ha accreditato le somme per mettere in sicurezza i conti della Rap.
Anche se, proprio ieri sera in Consiglio, il presidente Giuseppe Norata ha ricordato che il Comune deve 55 milioni alla Rap e che la responsabilità di questa emergenza andrebbero ricercate negli uffici finanziari del Comune. Dove sta quindi la verità? Secondo Orlando sarà proprio la commissione a fare chiarezza: «Quello che è certo è che in questo momento abbiamo un’azienda che appare inadeguata rispetto alle esigenze della città e non si tratta di un’inadeguatezza finanziaria – puntualizza il primo cittadino puntando il dito nuovamente contro i dirigenti – A causa della mancata denuncia fatta dal mio predecessore si è impedito che si facesse il processo per accertare le responsabilità del Cda ma anche della struttura dei dirigenti». Tornando all’emergenza rifiuti, il quartiere che nei prossimi giorni riceverà maggiori attenzioni è quello di Bonagia «perché ha il più basso tasso di evasione della Tari, al contrario di Libertà, Mondello e Sferracavallo che hanno, invece, quello più alto».
Il sindaco, inoltre, annuncia il «massimo rigore verso quei comportamenti incivili ingiustificabili» dietro i quali potrebbe celarsi «una regia criminale» per creare difficoltà alla gestione pubblica dell’azienda: «Ho inviato una nota al prefetto chiedendo che si facciano accertamenti su coloro i quali conferiscono gli ingombranti per strada. Un fenomeno talmente abnorme che penso ci possa essere dietro anche la mafia». Intanto, mentre in città fumano ancora gli oltre 150 cassonetti bruciati solo la notte scorsa, stamane è stato inaugurato il primo Centro comunale di raccolta differenziata, in un terreno confiscato alla mafia in viale dei Picciotti 84. Il primo degli otto che sorgeranno per circoscrizione su aree comunali. Qui, 7 alle 17, tutti giorni tranne domenica, sarà possibile conferire rifiuti di natura domestica come carta, vetro plastica e l’umido, ma anche oggetti ingombranti come elettrodomestici e pneumatici.
In una prima fase, grazie a una convenzione tra Rap e Amat, è stato previsto un sistema a punti per incentivare il trasporto sostenibile. In pratica, ad ogni cittadino verrà rilasciato uno scontrino che attesta la quantità e tipologia di rifiuti consegnata. In cambio si riceveranno biglietti per i mezzi pubblici (bus e tram) o buoni per l’uso del bike sharing. Il quadro deve essere ancora messo a punto come ha ricordato Orlando: «Nei prossimi mesi, superata la fase sperimentale, applicheremo il regolamento del Consigliò che prevede la riduzione della tari per coloro che conferiscono i rifiuti – ha concluso – Una procedura che deve ancora essere regolamentata».
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