Da anni esiste a Palermo la possibilità di conferire i rifiuti ingombranti e i piccoli apparecchi elettrici ed elettronici guasti, come asciugacapelli, tostapane o smartphone, ma anche pneumatici e batterie esauste, alle postazioni mobili che la Rap apre nelle diverse circoscrizioni una sola volta a settimana per quattro ore. Fa eccezione solo l’Ottava: a piazzale John Lennon la stazione è attiva ogni giorno, dal lunedì al venerdì. Uno strumento utile ma un po’ scomodo e comunque poco sfruttato dai palermitani, se è vero che la piaga degli ingombranti abbandonati per strada non conosce sosta, neanche da quando è stato attivato un altro servizio, quello del ritiro gratuito a domicilio.

Per questo, fin dal 2014 il Consiglio comunale aveva previsto all’interno del regolamento sulla Tari la realizzazione di un’isola ecologica fissa per circoscrizione, un’area cioè in cui sia possibile smaltire i rifiuti differenziati e pesarli per ottenere un bonus sull’imposta dei rifiuti: con 200 chili di carta all’anno, ad esempio, si ottiene uno sconto del 30 per cento. Le isole però non sono mai state realizzate, come ricordava pochi giorni la consigliera Antonella Monastra in occasione dell’aggiornamento delle tariffe. E le agevolazioni, di conseguenza, non sono mai scattate.

Almeno finora. Uno degli ultimi atti dell’amministrazione Orlando prima delle elezioni di giugno, infatti, potrebbe essere l’avvio delle procedure per installare nove isole ecologiche in tutta la città. L’annuncio è dell’assessore all’Ambiente Sergio Marino e arriva a margine di un incontro all’Università con Comieco e una rappresentanza degli studenti per illustrare i dati e le ultime iniziative in materia di raccolta differenziata di carta e cartone.

«Una prima isola ecologica è stata già finanziata all’Arenella – dice Marino – e servirà sia il porto sia la cittadinanza. Il progetto è della Rap, i fondi arrivano dal programma Flag del Feamp (il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, ndr). L’iter è già partito, la gara la farà l’ente gestore del Flag che ha sede ad Alcamo. L’isola raccoglierà tutti i tipi di materiale differenziabile – conferma il delegato all’Ambiente -, con pesatura e riconoscimento a chi conferisce di un bonus per la Tari».

Ma in cantiere di isole ecologiche ce ne sono, come detto, altre otto. Un’altra verrà realizzata in un’area sequestrata alla mafia in viale dei Picciotti: «Siamo nella fase di definizione delle procedure per la consegna dell’area al Comune, che poi la girerà alla Rap. I progetti ci sono, penso che entro un anno cominceremo a vedere le prime isole».

La differenziata di carta e cartone, intanto, cresce. Nei primi tre mesi del 2017 ha registrato un incremento, rispetto agli stessi mesi del 2016, del 13 per cento sul totale della raccolta, con un aumento pro capite da 8 a 10 chili per abitante. «A Palermo si raccolgono circa 6mila tonnellate l’anno di carta e cartone – spiega Roberto Di Molfetta, responsabile Aree Riciclo e Recupero di Comieco -. È un dato ancora basso perché la media italiana è intorno ai 50 chili. I dati del 2017 però sono incoraggianti, grazie all’attivazione di nuovi circuiti di raccolta». E cita alcune recenti iniziative della Rap come “La via del cartone”, progetto dedicato ai negozi del centro, o “Svuota l’archivio”, per il riciclo dei documenti privi di valore negli uffici pubblici, o ancora il recente posizionamento di 500 salvacarta nel campus di viale delle Scienze. 

«L’obiettivo è triplicare l’attuale resa – conclude Di Molfetta -: raccogliere correttamente carta e cartone non porta solo benefici ambientali ma economici. Basti pensare che nel 2016 ha fruttato un corrispettivo di 275mila euro per le casse comunali».