Mentre l'emergenza continua a tormentare numerosi comuni nel Palermitano, alcuni volontari hanno deciso di dare il buon esempio. Dopo l'intervento del compattatore, sono entrati in azione e hanno spazzato l'area e collocato delle aiuole. «Anche i cittadini possono fare tanto»
Rifiuti, a Carini gruppo ex scout ripulisce piazza «Lasciare il mondo migliore di come si è trovato»
Dopo venti giorni ieri finalmente a Carini è arrivato il compattatore a raccogliere cumuli di rifiuti depositati in piazza Buffa, ma stavolta i cittadini hanno deciso di intervenire in prima persona, si sono sbracciati e l’hanno sistemata e abbellita realizzando anche delle aiuole. L’area, vicino il golfo di Porto Rais, via di accesso al mare, è spessa invasa dai rifiuti e ridotta a discarica a cielo a aperto. Un disagio che affligge il centro alle porte di Palermo a causa dell’emergenza rifiuti che in queste settimane ha interessato diversi comuni. Malgrado lo sforzo dell’amministrazione locale e le tante ordinanze comunali per dare avvio alla raccolta della differenziata porta a porta ancora stenta a partire e spesso le cataste di immondizia sommergono le strade e le piazze.
Fortunatamente in questo periodo a Carini, oltre ai residenti, c’è un gruppo di villeggianti composto da circa sette nuclei familiari che hanno deciso di intervenire per cambiare le cose. Queste famiglie condividono uno spazio e non solo: anche idee e visioni, sono infatti ex scout ed ex campeggiatori: «Lascia il mondo un po’ migliore di come lo hai trovato, diceva il fondatore degli Scout – spiega Totò Amato, uno dei fautori della pulizia straordinaria – e io lo ripeto sempre ai ragazzi. Ci piacerebbe sensibilizzare la gente per non far più buttare immondizia in questa piazzetta che a noi sta molto a cuore e che purtroppo diventa una discarica troppo spesso». Dopo aver ripulito sistemato aiuole e spazzato via la fuliggine, il gruppo ha anche organizzato una messa che si terrà oggi pomeriggio in piazza Buffa alla presenza del primo cittadino di Carini.
«Siamo una piccola comunità e condividiamo valori prima ancora che uno spazio dove villeggiare – aggiunge Amato – vogliamo dimostrare che anche i cittadini possono fare e fare tanto, e spero anche che i ragazzi non si scoraggino qualora la piazza tornasse ad essere una discarica. Soffriamo a vivere la piazza in quelle condizioni e così abbiamo deciso di sbracciarci e cominciare a dare il buon esempio».