La protesta ha avuto origine dopo la nota con cui la società comunicava di non poter pagare il saldo degli stipendi per un problema con la procedura della fattura elettronica. «Chi ha sbagliato pagherà», dice l'amministratrice unica a MeridioNews
Rifiuti, 300 lavoratori hanno incrociato le braccia Denunciati dalla Dusty per interruzione di servizio
Circa 300 dipendenti della Dusty hanno incrociato le braccia. L’interruzione del servizio è iniziata alle 21 di ieri sera. «Non vi è stata alcuna preventiva proclamazione dello sciopero, per cui non si conoscono le ragioni dell’astensione», scrive la responsabile dell’amministrazione del personale della ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti per il Comune di Catania. Un documento – indirizzato al sindaco della città metropolitana, al Comune di Catania e alle sigle sindacali – che ha come destinatari principali il prefetto, la Digos e i carabinieri cui la ditta ha denunciato quanto accaduto.
«Le maestranze si sono astenute dal lavoro senza alcun preavviso né proclamazione preventiva di sciopero». A incrociare le braccia sono stati circa 300 (numero ancora in corso di verifica) lavoratori dei 553 che compongono il personale. «L’inosservanza delle norme di regolamentazione del diritto di sciopero ha comportato che la società non è stata posta in condizioni di dare, a sua volta, attuazione alle disposizioni previste, per cui declina ogni propria responsabilità nei confronti del committente Comune di Catania e degli utenti del servizio stesso poiché ogni eventuale danno è direttamente riconducibile all’illegittimo comportamento sopra denunziato da addebitare a chi di ragione».
Tutto ha origine dopo una nota inviata ieri con cui l’impresa comunica di essere «impossibilitata a pagare il saldo degli emolumenti di dicembre 2018, a causa della nuova procedura di fatturazione elettronica, che ha causato il blocco totale del sistema informatico del Mef (ministero di Economia e finanza)». Insomma, anche la Dusty vittima della nuova normativa sulla fattura elettronica. «Abbiamo sempre pagato tutti anticipando anche soldi dovuti dall’impresa cessante – dice a MeridioNews l’amministratrice unica, Rossella Pezzino de Geronimo – La situazione che si è venuta a creare adesso non è dipesa da noi e ho detto a tutti con franchezza che si è trattato di un fatto straordinario e imprevedibile che avremmo risolto il prima possibile».
Dopo una protesta durata diverse ore, adesso tutti hanno ripreso a lavorare. «Abbiamo già fatto i bonifici che arriveranno venerdì – assicura Pezzino – e qualche piccolo intoppo che ha subito la città sicuramente rientrerà al massimo entro la giornata di domani». Intanto i dati sulla differenziata resi noti dalla direzione Ecologia e Ambiente dell’ente comunale etneo, anche per il mese di dicembre non sono rassicuranti. «La digos è intervenuta durante l’interruzione di servizio e ha schedato i lavoratori – continua – C’era chi non voleva lavorare e ha impedito di farlo anche ad altri. Chi ha sbagliato, pagherà», conclude l’amministratrice unica di Dusty.