Rete di associazioni e movimenti contro gestione dei rifiuti Corteo il 10 ottobre. «Sicilia non è la pattumiera d’Italia»

«Il governo italiano attraverso l’emergenza vuole imporre un sistema centralizzato di gestione dei rifiuti, togliendo alle comunità il diritto di parola e decisione, ma sarà l’emergenza sociale a distruggerli, non c’è più spazio per nessuna mediazione. Portiamo a Palermo, nella sede del governo regionale, la protesta dei territori. La Sicilia non è la pattumiera d’Italia». Il messaggio, chiaro e forte, arriva da un’assemblea organizzata alla facoltà di Lettere di Palermo da un cartello di comitati e associazioni che si è mobilitato per riaffermare la centralità dei territori, che culminerà il 10 ottobre in un corteo che si avvierà alle 16 dal teatro Massimo per arrivare davanti la presidenza della Regione.

Ad animare la protesta è un mosaico di coordinamenti e associazioni che ha trovato come collante il tema della salvaguardia dell’ambiente e il principio dell’autodeterminazione: non a caso l’iniziativa è stata ribattezzata «l’autunno caldo dei territori».

«È iniziato tutto dopo Il Primo maggio dei territori a Lentini – spiega Metis Bombaci, del coordinamento contro la discarica di Armicci (dal nome della contrada di Lentini dove è stata realizzata una discarica di rifiuti speciali non pericolosi, ndr) – in quell’appuntamento ci siamo ritrovati con diverse realtà della Sicilia e discutendo insieme è emersa la necessità di far sentire a Palermo la voce di tutti questi comitati. Solo nella Sicilia orientale sono otto i comitati, ma è un percorso in divenire che culminerà il 10 ottobre e continuerà con altri appuntamenti. Il 19, ad esempio, aspettiamo la pronuncia del Tar sulla discarica di Lentini, ennesimo caso in cui la comunità locale è stata totalmente scavalcata. Qui la Regione ha autorizzato la costruzione di un’ennesima discarica e l’ampliamento di una già esistente a Grotte san Giorgio, sempre più vicino alle case dei residenti». 

La rete di associazioni dice di non si sentirsi rappresentata da nessun candidato attualmente in corsa alle Regionali. «È vero, manca poco alle elezioni regionali, ma la dimensione elettorale non ci interessa, vorremmo che il dibattito politico si concentrasse sulle contraddizioni dei territori, sugli attacchi ai beni essenziali come l’acqua – concordano Metis e Giuseppe – I partiti? Di favole tipiche del periodo elettorale ne abbiamo sentite tante, non ci sentiamo vicini a nessuno in particolare, al momento neanche a un movimento straniero, ma se qualcuno volesse unirsi alla protesta del 10 ottobre perché si sente vicino alle nostre battaglie, ben venga». Ma a prendere la parola, durante l’assemblea, è stato Giampiero Trizzino, assessore designato del Movimento 5 stelle, ed ex presidente della commissione Ambiente all’Ars: «La manifestazione del 10 ottobre – ha detto – è il segnale di un popolo che alza la testa, che sceglie di autodeterminarsi nelle scelte ambientali. Gli strumenti legislativi di partecipazione esistono, ma è necessario creare la consapevolezza affinché la cittadinanza possa utilizzarli in modo efficace».

Decine le associazioni che si sono mobilitate attraversando la Sicilia, dal comitato della Valle del Mela contro gli inceneritori a quello contro le trivelle di Licata. A legarli tutti è l’assenza di interlocuzione: «È incredibile come non si riesca ad affermare un’idea di sviluppo diversa da quella del saccheggio e degli interessi privati – spiega Giuseppe Vitale, della rete dei comitati territoriali siciliani – assistiamo a una totale spersonalizzazione della politica, le decisioni sui territori non spettano più a chi abita quella zona ma a vari potentati o istituzioni che non dialogano con i locali. Anzi, il governo nazionale toglie ogni possibilità di decidere alle comunità, il governo regionale si piega mellifluo a quello nazionale e alle cordate degli speculatori e Confindustria e le multinazionali banchettano sulla nostra salute e sui nostri territori». 

Preoccupazioni messe nere su bianco su un documento presentato oggi nell’assemblea alla facoltà di Lettere, ma l’obiettivo è a lungo termine. «Occorre ridare voce ai territori e alla volontà degli abitanti – continua Metis – non a caso da mesi siamo in contatto con i comitati della Terra dei fuochi. Per il 10 ottobre ci aspettiamo pullman con attivisti da tutta la Sicilia, da Antudo al comitato Stop veleni di Augusta, da Licata a Palazzolo Acreide, Misterbianco, Lentini, Motta sant’Anastasia, Palermo, Balestrate, dove numerosi cittadini hanno protestato per lo spostamento della distilleria Bertolino, ma sono solo alcuni». 

Chiare e dettagliate le richieste emerse dall’assemblea: «Chiediamo un piano dei rifiuti calibrato sulle reali esigenze dei Comuni – spiegano gli attivisti – vogliamo fermare l’avanzata delle discariche private e le multinazionali dell’incenerimento, inoltre chiediamo che agli abitanti sia estesa la possibilità di vigilare sulla corretta bonifica dei luoghi consentendo la partecipazione alle varie fasi dei processi».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Oggi a Palermo i rappresentanti di diverse associazioni - da Lentini a Licata, passando per la Valle del Mela - si sono riuniti per discutere e programmare la manifestazione. «Le decisioni sui territori non spettano più a chi abita quella zona ma a vari potentati o istituzioni che non dialogano con i locali». Presente Trizzino del M5s

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]