«Dare sostegno a chi è in difficoltà economica». È questo l’obiettivo annunciato dal Comune di Acireale, in occasione della formazione dei seggi elettorali per il referendum contro le trivellazioni del 17 aprile. La commissione elettorale – composta dal sindaco Roberto Barbagallo e dai consiglieri Mariella Bonanno, Adriana Finocchiaro e Rito Greco – ha deciso che a essere privilegiati saranno coloro che alla domanda di presentazione – da consegnare entro il 15 marzo all’ufficio elettorale – allegheranno la documentazione Isee.
Tale decisione è frutto della legge che, a partire dal 2006, ha cancellato il sorteggio obbligatorio – in vigore dal 1989 al 2005 – per la scelta degli scrutatori, reintroducendo la possibilità di nomina da parte delle commissioni elettorali. Una modifica che, se da un lato lascia spazio alle critiche di chi teme la possibilità di alimentare il clientelismo, dall’altro dà alle amministrazioni un margine di intervento, consentendo l’introduzione di requisiti che puntino a favorire i meno abbienti.
A guardare positivamente in questa direzione è il Movimento 5 stelle di Aci Catena che da tempo chiede all’amministrazione guidata dal sindaco Ascenzio Maesano l’adozione del sistema: «In varie occasioni passate abbiamo chiesto di rivedere i requisiti per la designazione degli scrutatori – si legge in una nota – dando priorità a chi versa in condizioni economiche disagiate, oltre a dare la precedenza ai cittadini che non hanno svolto l’attività di scrutatori nell’ultima tornata elettorale». Tuttavia, al momento sembra che anche questa volta l’invito possa non ricevere risposta, mantenendo il sistema del sorteggio.
Discorso diverso, invece, per i residenti di Aci Castello, dove con molta probabilità si terranno in considerazione le categorie più svantaggiate. «Prima di dare percentuali voglio confrontarmi con gli altri componenti della commissione elettorale – dichiara il primo cittadino Filippo Drago -. Tuttavia, l’intenzione è quella di riservare una quota per disoccupati e giovani. Non è la prima volta che lo facciamo, si tratta di un piccolo aiuto ma è può servire a molti».
A Valverde, l’ipotesi rimane al vaglio. La giunta con a capo Rosario D’Agata, in passato, è intervenuta nella selezione degli scrutatori con criteri che favorissero i meno abbienti. Ma stavolta potrebbe agire diversamente: «Dagli uffici mi è stato detto che in occasione di referendum e politiche non si può intervenire – spiega il sindaco – ma nei prossimi giorni mi confronterò nuovamente, per capire con esattezza se ci sono le possibilità per prevedere dei vantaggi per i disoccupati».
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