In un seggio del Villaggio Aldisio, una donna ha denunciato l'anomalia, chiedendo una dimostrazione davanti alle forze dell'ordine. Nel frattempo è anche il Codacons che chiede alle Procure dell'Isola di fare luce su una serie di «denunce circostanziate». In mattinata qualcosa di simile era successo a Catania
Referendum, presunta matita difettosa anche a Gela Elettrice chiede verifica, presidente seggio si rifiuta
Psicosi collettiva o reali anomalie? Difficile dirlo. Quel che è certo è che la polemica sulle matite fornite dal ministero dell’Interno ai seggi elettorali, per consentire di votare al referendum sulla riforma costituzionale, si sta estendendo in più punti della Sicilia. Dopo il caso di Catania, dove in due scuole i cittadini hanno lamentato il difetto, rallentando le operazioni di voto, con tanto di arrivo della Digos per calmare gli animi, qualcosa di simile è accaduto anche a Gela.
Nel rione Villaggio Aldisio, un’elettrice ha protestato perché sicura di avere in mano una matita non copiativa. Anche questa volta, a sostegno della lamentela ci sarebbe stata la prova fatta su un altro foglio di carta, sul quale il tratto sarebbe scomparso dopo l’utilizzo di una normale gomma per cancellare. La donna ha chiesto che venisse fatta una dimostrazione pubblica davanti alle forze dell’ordine, minacciando di rivolgersi alla magistratura. Tuttavia, il presidente del seggio e l’ufficio elettorale si sono limitati a prendere nota della segnalazione, facendo proseguire le votazioni.
Intanto, a commentare la querelle è anche il Codacons: «Stanno arrivando segnalazioni circa la presenza nei seggi di matite non indelebili che verrebbero utilizzate per il voto al referendum costituzionale – si legge in una nota -. Denunce circostanziate che meritano la dovuta attenzione, per capire se la possibilità di cancellazione riguardi solo i tratti lasciati su normali fogli, o se sia possibile cancellare o modificare anche i voti sulle schede elettorali». L’associazione assicura poi la richiesta di un’indagine della magistratura. «Chiederemo alle Procure dell’isola – continua la nota – di aprire indagini relative ai seggi sul territorio, per raccogliere le denunce degli elettori e verificare il rispetto delle disposizioni vigenti e la piena regolarità del voto».