In italia, stranamente taciuto un aspetto-chiave della relazione: non cerano aerei militari nel raggio di 100km. E stato distrutto da unesplosione esterna di una carica a frammentazione, tipica di missili terra-aria. Impossibile che sia stato colpito da mitragliatrici, cannoncini o simili. Ecco perche
Rapporto aereo abbattuto in Ucraina: Solo aerei commerciali nella zona
IN ITALIA, STRANAMENTE TACIUTO UN ASPETTO-CHIAVE DELLA RELAZIONE: NON CERANO AEREI MILITARI NEL RAGGIO DI 100KM. E STATO DISTRUTTO DA UNESPLOSIONE ESTERNA DI UNA CARICA A FRAMMENTAZIONE, TIPICA DI MISSILI TERRA-ARIA. IMPOSSIBILE CHE SIA STATO COLPITO DA MITRAGLIATRICI, CANNONCINI O SIMILI. ECCO PERCHE
di Gabriele Bonafede
Il rapporto della Safety Board olandese sullabbattimento del volo malese MH17 nella zona controllata dai ribelli dellUcraina orientale definisce tre fatti fondamentali per stabilire chi e cosa ha causato la tragedia. Almeno uno dei fatti fondamentali stabiliti dal rapporto è stato taciuto dai maggiori organi dinformazione italiani. E cioè che non cerano aerei militari nel raggio di almeno 100 km dal punto in cui laereo è stato colpito. A volte, altri fatti scritti nella relazione sono raccontati con un uso molto impreciso della lingua italiana e delle traduzioni dallinglese.
Lanciamissili russo”Buk” terra aria fotografato a Donetsk nell’estate 2014Nel dettaglio, il primo fatto stabilito dal rapporto, è che laereo è stato distrutto per fattori esterni e in volo, e sicuramente non per problemi interni allaereo. E su questo punto nessuno ha dubbi.
Due, il rapporto rivela che la causa strettamente tecnica della distruzione è stata limpatto di numerosi oggetti ad alta energia penetrati da fuori. Su questo punto, vari giornali italiani (ma non stranieri) si sono affrettati a trasformare la dizione oggetti ad alta energia in proiettili, ammiccando, in alcuni casi, a far passare persino che la parola proiettili in italiano sia sinonimo di pallottole, eventualmente sparate da unimmaginaria mitragliatrice di un ancora più immaginario aereo militare. E così dimenticando, innanzitutto, il terzo fatto fondamentale stabilito dal rapporto e precisato in un eloquente grafico nel paragrafo 2.5.3 (pag. 14) dello stesso: tre altri aerei commerciali volavano nella stessa zona al momento dellaccaduto.
Il che esclude la presenza di aerei militari, a meno di unenorme omissione da parte di un team di esperti internazionali compresi esperti russi che hanno collaborato al rapporto olandese.
Lesclusione di aerei militari, oltre che confermata da vari testimoni oculari in molte altre indagini di diversa provenienza, è pure confermata nello stesso rapporto olandese dalla trascrizione delle ultime conversazioni tra torri di controllo e piloti. Non si evince nessun problema, laddove lavvicinamento di un eventuale aereo militare sarebbe stato rilevato sia dai radar delle torri di controllo, sia dagli stessi piloti e almeno una parte di equipaggio e passeggeri, seminando il panico o almeno una certa apprensione, della quale non cè traccia nelle conversazioni. E soprattutto, la presenza di aerei militari sarebbe stata rivelata da numerosi testimoni oculari, visto che laereo sorvolava una vasta zona abitata e non era in mare aperto, come era invece per volo di Ustica. Sui testimoni oculari, come su altri elementi da raccogliere sul terreno, il rapporto rimanda a indagini successive e dichiara di chiudere entro Luglio 2015.
Dunque, è una situazione, sempre secondo il rapporto olandese, completamente diversa da quella della strage di Ustica riguardo alleventuale presenza di aerei militari: a Ustica i tracciati delle torri di controllo sono introvabili e i segnali di aerei militari nella zona (che volava sopra il mare aperto anziché sopra una zona abitata e piena di testimoni oculari) ci sarebbero e di varia provenienza, forse anche nellultima parola pronunciata nella conversazione dei piloti. Qui, in base al rapporto olandese non cè nulla.
Lintero rapporto (in inglese) è scaricabile da:
http://www.onderzoeksraad.nl/en/onderzoek/2049/investigation-crash-mh17-17-july-2014
Lavvicinamento ed esplosione di una testata a frammentazione di un missile terra-aria è invece la sola ipotesi credibile, stando al rapporto della Safety Board olandese. Anche se il rapporto, con coscienziosa prudenza, non nomina mai il termine missile. Solo un missile terra-aria è infatti in grado di raggiungere lobiettivo in pochi secondi, senza essere rilevato da piloti e passeggeri, ed è la sola arma che può rilasciare numerosi oggetti ad alta energia alla quota di oltre diecimila metri da terra, posto che non cerano aerei militari nella zona armati di missili.
La peregrina ipotesi dellaereo colpito da proiettili che corrisponderebbero a pallottole di mitragliatrice è semplicemente ridicola. Infatti , nessuna mitragliatrice o cannone antiaereo è in grado di colpire ad una distanza di diecimila metri. Né, secondo il rapporto, cera un aereo militare tanto vicino al volo MH17 da poterlo colpire da eventuali mitragliatrici o cannoncini convenzionali, per giunta senza essere visto da nessuno dentro e fuori laereo prima darrivare a distanza di tiro.
Inoltre, e per questo bastano le numerose fotografie presenti nel web, i segni dellimpatto degli oggetti ad alta energia sono squarci e buchi di varie dimensioni, e cioè provocati da una carica a frammentazione (tipica dei missili terra-aria) e non certo da una fantomatica mitragliatrice. Per provocare quel numero di buchi di varie dimensioni con armi convenzionali non sarebbero bastati svariati aerei militari nelle vicinanze, molto vicini al volo malese, e armati di una considerevole varietà di armi: mitragliatrici, cannoncini, altro. I Mig e Sukhoi delle forze aeree ucraine, in particolare, esclusi i missili, sono armati con cannoncini di 30 mm di dimetro, chiaramente incompatibili con i segni sulla fusoliera del volo malese.
Eppure, molti in Italia sembrano aver visto troppi cartoni animati, e sono convinti che un missile terra-aria del tipo Buk avrebbe dovuto provocare solo un buco a forma di missile nella carlinga dellaereo, anziché scoppiare una carica a frammentazione come è evidente e ormai noto anche a chi non mastica il linguaggio tecnico di riferimento. Eppure, cè ancora chi gioca cinicamente sullequivoco oggetti-proiettili-pallottole.
È proprio vero che Il peggior cieco è chi non vuol vedere.