Dopo una falsa partenza e qualche incertezza, martedì 28 ottobre sarà finalmente avviata la raccolta differenziata porta a porta anche nel quartiere 24 di Palermo, quello di Montepellegrino. Coinvolti nella nuova modalità di raccolta dei rifiuti circa 30mila residenti, 12.500 famiglie e 2.500 attività commerciali. «Siamo partiti da poco con la raccolta differenziata all’Arenella e […]
Raccolta differenziata a Palermo, il piano procede: porta a porta per 30mila cittadini a Montepellegrino
Dopo una falsa partenza e qualche incertezza, martedì 28 ottobre sarà finalmente avviata la raccolta differenziata porta a porta anche nel quartiere 24 di Palermo, quello di Montepellegrino. Coinvolti nella nuova modalità di raccolta dei rifiuti circa 30mila residenti, 12.500 famiglie e 2.500 attività commerciali. «Siamo partiti da poco con la raccolta differenziata all’Arenella e a Vergine Maria, ed è confermato l’avvio anche a Montepellegrino» precisa a MeridioNews Giuseppe Todaro, presidente di Rap, la partecipata del Comune di Palermo che si occupa della gestione dei rifiuti. «Un quartiere complesso, perché qui ci sono via Montalbo, il Palazzo di Ferro e altre situazioni particolari. Oltre a molte attività commerciali e al mercato ortofrutticolo della città. Non sarà un’operazione semplice».
La fase che completa l’area nord di Palermo
La fase 6 della raccolta differenziata a Palermo, quella che riguarda Montepellegrino, comprende le strade delimitate tra via dell’Arsenale, piazza Caponnetto, via Simone Gulì Comandante, salita Belmonte, via Rampolla, via Mariano Cardinale, via Pietro Bonanno, via Martin Luther King, viale Diana (esclusa) e via Ferdinando Ferri (vedi la mappa). Una volta completato l’avvio del porta a porta in questa zona, sarà così coperta l’intera area nord della città: «Ciò significa che il primo cassonetto dell’indifferenziata si potrà trovare soltanto alla stazione centrale – riferisce Todaro -. Stiamo correndo davvero molto per raggiungere questi risultati in poco tempo. Stiamo realizzando in sei mesi un piano che, in origine, doveva essere completato in alcuni anni».

Le tempistiche della raccolta differenziata a Palermo
La corsa contro il tempo è dovuta anche alle tempistiche dettate dal progetto PG2030 – Palermo Green 2030, che finanzia l’introduzione del porta a porta in questa parte della città. Il tutto per un costo di quasi 39 milioni di euro. Il PG2030 è un progetto del Comune di Palermo volto proprio a trasformare la gestione dei rifiuti attraverso il potenziamento della differenziata. «Con i fondi Pon chiuderemo il cerchio, introducendo il porta a porta anche nella zona della Noce entro la fine dell’anno – aggiunge Todaro -. Terminata quest’area, passeremo poi alla zona sud, dove realizzeremo invece la raccolta differenziata di prossimità con i fondi del PNRR».
La sfida della raccolta differenziata nella zona Sud di Palermo
A sud della città si concentrano molti dei quartieri più complessi per la gestione della raccolta differenziata. Tuttavia, la raccolta di prossimità presenta vantaggi importanti. I cittadini possono infatti conferire i rifiuti quando desiderano, senza dover rispettare un calendario. Anche i lavoratori di Rap sono agevolati, evitando di passare casa per case in aree densamente popolate. «Il porta a porta, in alcune zone della città, sarebbe un bagno di sangue per tutti – avverte Todaro -. L’azienda dovrebbe sostenere uno sforzo enorme per mantenere il servizio. La raccolta di prossimità, invece, è più sostenibile».
Gli obiettivi di Rap
In generale, comunque, il presidente di Rap si dice soddisfatto dei risultati raggiunti finora: «Abbiamo registrato due fenomeni: da un lato, la raccolta differenziata sta funzionando, con picchi del 70 per cento – dichiara -. In media siamo al 64-65 per cento, quindi non possiamo lamentarci. Dall’altro lato, però, dobbiamo ancora lavorare molto sul piano educativo. Una parte dei cittadini infatti continua a non voler differenziare e gira per la città in cerca di cassonetti in cui abbandonare i propri rifiuti. È un problema non solo operativo, ma anche culturale e civico».