Procede a rilento e con difficoltà l’iter per la riapertura del Pronto Soccorso Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto, che sarebbe dovuto ritornare fruibile ad aprile, una volta terminati i lavori di ammodernamento. Per l’amministrazione aziendale, però, è risultato impossibile rispettare il cronoprogramma, a causa di una realtà forse non ben considerata: la mancanza […]
Pronto Soccorso di Barcellona chiuso per assenza di medici: si pensa a una gestione esterna, già quattro le candidature
Procede a rilento e con difficoltà l’iter per la riapertura del Pronto Soccorso Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto, che sarebbe dovuto ritornare fruibile ad aprile, una volta terminati i lavori di ammodernamento. Per l’amministrazione aziendale, però, è risultato impossibile rispettare il cronoprogramma, a causa di una realtà forse non ben considerata: la mancanza di medici di emergenza-urgenza.
Tra le soluzioni proposte per la riapertura della struttura sanitaria – importante per l’area che andrebbe a servire – c’è quella di affidare il servizio per un anno ad una cooperativa o società esterna. Questa possibilità è stata tracciata con la pubblicazione di un bando che scadrà a luglio e per cui sono già arrivate quattro proposte a effettuare un sopralluogo nei prossimi giorni. Di fatto, i tempi burocratici non consentiranno di avviare tutto prima della scadenza del bando, arrivando quindi a estate inoltrata. A farne le spese sarà, ancora una volta, il vicino ospedale Fogliani di Milazzo, che dovrà continuare a gestire l’utenza orfana del Cutroni Zodda e l’arrivo dei turisti.
«Sulle tempistiche della riapertura, purtroppo, non possiamo sbilanciarci in questo momento – precisa Pino Galluzzo, deputato regionale di Fratelli d’Italia e componente della commissione Sanità dell’Ars -. Anzi, in queste condizioni, sarebbe già un miracolo riaprirlo. Nei giorni scorsi ho incontrato il presidente della Regione, Renato Schifani, e l’assessore alla Sanità regionale, Daniela Faraoni, da cui ho ricevuto rassicurazioni sul loro sostegno all’Asp di Messina per risolvere questa situazione».
Le sta provando tutte, infatti, Giuseppe Cuccì, direttore generale dell’Asp locale, che ha attivato una task force interaziendale per cercare di reperire medici da mandare a Barcellona Pozzo di Gotto. Oltre quella dell’esternalizzazione del servizio, le strade che si stanno percorrendo attualmente sono tre: «Stiamo facendo dei nuovi bandi per l’assunzione di medici -riferisce ancora Galluzzo a MeridioNews -. Poi abbiamo richiesto a tutte le aziende siciliane di fornirci dei medici a 85 euro l’ora e, infine, abbiamo chiesto delle collaborazioni importanti al Policlinico e al Papardo di Messina».