Un’udienza a porte chiuse e che sarà interamente videoregistrata perché a essere sentito, con la formula dell’incidente probatorio, sarà il 23enne di Francofonte (in provincia di Siracusa) che ha denunciato l’ex cappellano militare 67enne Salvatore Cunsolo per le violenze sessuali subite da quando aveva nove anni e fino al compimento della maggiore età. Una decisione sulla […]
Il 23enne che ha denunciato il cappellano militare di Francofonte per violenza sessuale verrà sentito in aula
Un’udienza a porte chiuse e che sarà interamente videoregistrata perché a essere sentito, con la formula dell’incidente probatorio, sarà il 23enne di Francofonte (in provincia di Siracusa) che ha denunciato l’ex cappellano militare 67enne Salvatore Cunsolo per le violenze sessuali subite da quando aveva nove anni e fino al compimento della maggiore età. Una decisione sulla richiesta avanzata dal pubblico ministero Stefano Priolo che è arrivata dal gip Andrea Migneco durante l’udienza preliminare che, dopo il rinvio per un vizio di notifica di due settimane fa, si è tenuta questa mattina. Anche oggi in aula era presente il prete, adesso in pensione che, per un periodo, avrebbe continuato a celebrare la messa dall’altare maggiore della chiesa madre di Francofonte pur senza alcun incarico. Era stato poi il vescovo di Piana degli Albanesi a sospenderlo dallo stato clericale.
«La prima volta che don Salvatore Cunsolo ha abusato di me avevo solo nove anni ed è successo a casa sua», aveva raccontato la giovane vittima. Dopo la morte del padre e il trasferimento della madre fuori dalla Sicilia, il ragazzo è cresciuto con la nonna anziana e malata e, fin da piccolo, si sarebbe legato alla figura di Cunsolo. L’ex sacerdote che è stato rinviato a giudizio dalla procura di Siracusa proprio dopo la querela alla squadra mobile da parte del 23enne. Ad accompagnarlo a fare la denuncia era stato il vescovo Francesco Lomanto che, contemporaneamente, aveva anche già avviato il processo canonico e informato il Dicastero della dottrina della fede di Roma. La prossima udienza, con l’incidente probatorio della vittima – assistita dall’avvocata Eliana Parasiliti Molica, la stessa che è al fianco del giovane archeologo che ha denunciato gli abusi subiti da don Giuseppe Rugolo a Enna -, è già stata fissata per martedì 12 marzo.