I due gruppi - uno guidato da Angelo Boscarino e l'altro dai fratelli De Simone - avrebbero mantenuto una pacifica convivenza fino all'ottobre del 2016. Poi, in pochi mesi, un giovane viene ferito a colpi di pistola e un altro ammazzato. Episodi ricostruiti dagli investigatori che oggi hanno arrestato undici persone. Guarda video e foto
Priolo-Siracusa, spaccio e rivalità tra due gruppi Giovane ucciso e un altro gambizzato per droga
Lo spaccio a Priolo e in alcuni quartieri di Siracusa era in mano loro: un gruppo capeggiato da Angelo Boscarino, e un altro dai fratelli De Simone, entrambi con immediata disponibilità di armi da fuoco che sono state anche usate almeno in un paio di occasioni: per uccidere Alessio Boscarino, nel dicembre del 2016, e per ferire, pochi mesi prima, un giovane che non aveva onorato il proprio debito per la droga. Il nucleo investigativo del reparto operativo dei carabinieri ha eseguito stamattina un’ordinanza cautelare nei confronti di undici persone, tutte finite in carcere con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
L’operazione – chiamata Megara dal nome della zona dove il gruppo aveva la sua roccaforte, cioè quella di Priolo, e coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Catania – ha fatto emergere una doppia organizzazione dove ognuno aveva uno specifico ruolo, nel procacciamento e nello spaccio di hashish, marijuana e cocaina. A capo del gruppo siracusano ci sarebbe Angelo Boscarino, già arrestato nel 2014 per una rapina in una villa di Rimini a danno di una 82enne. Gli altri componenti sono Marco Tempra, Salvatore Rasizzi, Vincenzo Annino, Felice Coniglio e Antonino Montagno Bozzone. I due fratelli Fabio e Christian De Simone, invece, hanno operato solo su Priolo, vendendo soprattutto cocaina comprata fuori dalla provincia di Siracusa. I due gruppi hanno mantenuto una pacifica convivenza fino alla fine del 2016.
Nell’ottobre del 2016 viene gambizzato Ignazio D’Alfonso, un giovane colpito da alcuni colpi di arma da fuoco per non avere onorato un debito di droga maturato nei confronti dei fratelli De Simone da cui avrebbe comprato una partita di stupefacenti. D’Alfonso fa parte però dell’altro gruppo, quello guidato da Angelo Boscarino. Ed è il cugino di quest’ultimo, il 24enne Alessio Boscarino, a prendere le difese di D’Alfonso. In questo contesto, alcuni mesi dopo, nel dicembre del 2016, matura l’omicidio del 24enne, freddato a Priolo al termine di una lite. Per quel delitto si costituiscono i due fratelli De Simone (ma solo Christian rimane in carcere) e viene arrestata una terza persona, il 28enne Davide Greco.
Le indagini sono partite nell’ottobre del 2016 da alcune intercettazioni captate durante l’operazione Tonnara che lo scorso febbraio ha portato all’arresto di 16 persone a Siracusa. Gli accertamenti sono durati oltre un anno e hanno fatto emergere anche un legame sotterraneo con esponenti della criminalità organizzata siracusana, ma non sono state trovate sufficienti prove per contestare anche l’aggravante mafiosa. In totale sono stati sequestrati oltre quattro chili di sostanza stupefacente tra marijuana, hashish e cocaina, ed arrestati quattro soggetti in flagranza per detenzione di droga ai fini di spaccio.
Gli arrestati sono:
Angelo Boscarino (classe 1988)
Vincenzo Annino (classe 1994)
Felice Coniglio, detto Massimo (classe 1984)
Marco Tempra (classe 1991)
Antonino Montagno Bozzone (classe 1990)
Salvatore Rasizzi (classe 1994)
Antonino Rasizzi (classe 1970)
Manuel Pisano (classe 1990)
Angelo Messina (classe 1947)
Christian De Simone (classe 1983)
Fabio De Simone (classe 1975)