Primarie Pd: “Non escludiamo gli immigrati”

?“Non possiamo scegliere chi sarà sindaco, ma possiamo orientare chi sarà il candidato sindaco della parte politica che ci rappresenta. Siamo cittadini a metà, ma la metà che può votare alle primarie ha il dovere e la responsabilità di farlo. E, poi, deve convincere tutti quelli che il voto ce l’hanno intero ad andare a votare per chi ha vinto le primarie. Noi non possiamo scegliere la politica, ma possiamo aiutare a cambiarla, la politica”.
Firmato: Faoussi, tunisino, torinese senza cittadinanza italiana.

(Oggi, a Palermo, presidio alle 17,00 sotto la sede del Pd, luogo di riunione del tavolo tecnico, via Bentivegna, per chiedere la riconvocazione del tavolo delle primarie.)

In merito alla vicenda del voto alle primarie di Palermo, per coloro che sono sprovvisti di tessere elettorali e in merito alle decisioni prese due giorni fa dal tavolo tecnico, contro regole che riteniamo limitative e scoraggianti del voto (poche ore al giorno, per pochi giorni ed esclusa la domenica e dunque in orari in cui gli extracomunitari lavorano), proponiamo che il TAVOLO POLITICO delle PRIMARIE si riconvochi per MODIFICARE una scelta che consideriamo SBAGLIATA e Limitativa.
La decisione di una preregistrazione degli immigrati senza tessera infatti rappresenta un grave stravolgimento del regolamento delle Primarie adottato prima che la competizione avesse inizio. Tale decisione è grave per tre ordini di motivi: tecnico-formali, civili e politici.
E’ grave sotto il profilo formale, perché viola apertamente il Regolamento delle Primarie (ripetiamo, già approvato in precedenza col consenso di tutti i componenti) essendo in contrasto con quanto previsto dall’art. 1, dall’art. 6 ultimo comma e dall’art. 9, comma 9 che riconoscevano, al contrario, la piena legittimazione dei cittadini extracomunitari a votare senza preregistrazione.
E’, altresì grave sotto il profilo dei diritti civili promulgati da tutto il popolo della sinistra da sempre, perché tale scelta rappresenta una ghettizzazione dei cittadini extracomunitari in quanto ne mina, in linea di principio, la piena legittimazione a partecipare alle primarie come cittadini di pari e piena dignità rispetto a quelli palermitani-italiani – principio riconosciuto, da sempre, dalla sensibilità delle forze espressione del centrosinistra a livello nazionale.
E tale assurda decisione, è altresì grave sotto il profilo più propriamente politico in quanto, per la prima volta, viene delimitata, ristretta e ostacolata la piena e libera partecipazione dei cittadini extracomunitari ad una competizione di primarie, in distonia con le altre primarie svolte in tante città e da sempre. Infatti, né a Milano, né a Torino, né a Cagliari, né a Genova, né a Rieti né in nessuna altra competizione primaria dal 1996 ad oggi, sono state pensate e introdotte norme di tale natura che, per ciò stesso, snaturano e offuscano il profilo e la fisionomia stessa delle forze del centro sinistra non solo a Palermo ma livello nazionale.
Solo a Palermo si introducono norme così restrittive più vicine al sentire leghista che al popolo di sinistra e tale norme si introducono a solo 11 giorni dal voto.

NOI PROPONIAMO

Una modalità diversa da quella decisa in quel tavolo in modo da incoraggiare anzichè scoraggiare l’uguale diritto al voto da parte di tutti , evitando doppi pellegrinaggi in orari difficili, e, nello stesso tempo, garantire trasparenza e regolarità al voto da parte di chi è sprovvisto di tessera elettorale.

La nostra proposta, ripresa da Pietro Milazzo, è questa:

censimento in lista da compilare in tempo reale presso i gazebi (basta un banale pc con un elenco in excel per inserire e verificare subito nomi e voti , lo sa fare anche un bambino) e VOTO contestuale, senza preiscrizione in liste in giorni precedenti in orari limitati, con presentazione al seggio del permesso di soggiorno o richiesta in corso e/o carta d’identità.

 

Mila Spicola

Pietro Milazzo

Alessandra Notarbartolo

Tindara Ignazitto

seguono firme

(sono circa 200 ad adesso e da tutta Italia, tra queste ci sono le firme di: Ilda Curti, assessore alle politiche di integrazione del comune di Torino, Jean-Luoad Touadi, deputato nazionale Pd, Cristiana Alicata, dirigente nazionale Pd, Zahwer Darwish, responsabile Cgil Palermo lavoratori immigrati, Anna Paola Concia, deputato nazionale Pd).

 

 

 


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?"non possiamo scegliere chi sarà sindaco, ma possiamo orientare chi sarà il candidato sindaco della parte politica che ci rappresenta. Siamo cittadini a metà, ma la metà che può votare alle primarie ha il dovere e la responsabilità di farlo. E, poi, deve convincere tutti quelli che il voto ce l'hanno intero ad andare a votare per chi ha vinto le primarie. Noi non possiamo scegliere la politica, ma possiamo aiutare a cambiarla, la politica".

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