Primarie del centrosinistra con il ‘giallo’: mancano 120 mila schede

Le primarie del centrosinistra rischiano di trasformarsi in un ‘giallo’. Perché i numeri di questa contese elettorale, estremamente ‘ballerini’, non tonano. C’è poca chiarezza sul numero degli elettori che hanno votato. E non c’ chiarezza nemmeno nei risultati. All’appello mancherebbero centoventimila voti. Possibile?

Sarebbe questo, alla fine, il numero di schede sparite dalle urne. In ogni caso – questo va detto a scanso di equivoci – la vittoria di Bersani non è in discussione. Così come non è in discussione il ballottaggio tra lo stesso Bersani e Matteo Renzi. Il comitato pro-Renzi, intanto, ha chiesto ufficialmente “chiarimenti”. E la pubblicazione on line dei verbali dei seggi.

C’è anche una precisazione sul numero degli elettori. Ieri sera, alle 20 e 10, ad urne chiuse, il Corriere della Sera on line dava 2 milioni e 450 mila votanti. Noi di LinkSicilia abbiamo riportato il dato, vista la fonte autorevole. E abbiamo sottolineato la bassa percentuale di elettori recatisi alle urne rispetto al 2005, quando il popolo del centrosinistra ‘incoronò’ Romano Prodi. Sette anni fa votarono 4 milioni e mezzo di elettori. Ben due milioni di elettori in più dal numero riportato dal Corriere della Sera on line.

Qualche ora dopo il numero di elettori che hanno votato è salito a 4 milioni. Tanto che alcuni lettori ci hanno gentilmente invitato ad attendere i dati ufficiali. (a sinistra, foto tratta da calabriainforma.com)

Oggi, nuovo dato: secondo gli organizzatori, i votanti sarebbero stati tre milioni e centomila. Dunque un milione e 400 mila elettori in meno rispetto al 2005 (Bersani e’ al 44,9%, Renzi al 35,5%, Vendola al 15,6%, Puppato al 2,6% e Tabacci all’1,4%.). Ieri sera avevamo visto bene: la percentuale di votanti è stata bassa, per non dire deludente. E questo – come abbiamo scritto ieri sera – nonostante il grande dispiegamento mediatico: tv, giornali e organizzazioni varie.

A questi dati deludenti si aggiungono le polemiche. Dall’entourage del sindaco di Firenze, Renzi, fanno sapere che i votanti sarebbero circa il 3% in più: in pratica, le 120 mila schede sparite. I problemi, a quanto scrive stasera il quotidiano on line, Affaritaliani,it, si sarebbero verificati nei gazebo del Sud Italia.

Roberto Reggi, coordinatore della campagna di Renzi, spiega ad Affaritaliani.it: “Avevamo in ogni seggio un nostro uomo che prendeva nota di quante persone avevano votato. Quando abbiamo tirato le somme ci siamo accorti che il nostro numero dei votanti totali differiva da quello dato da Nico Stumpo (coordinatore nazionale delle primarie ndr). Su questo abbiamo chiesto chiarimenti ad Italia Bene Comune”.

Aggiunge lo stesso Sindaco di Firenze: “I numeri sono ancora ballerini, nessuno di noi fa polemica e grida a chissà quale complotto. Chiediamo solo che il coordinamento metta online i verbali”.

Resta aperta, insomma, la questione dei 120 mila voti scomparsi. Dice ancora Reggi ad Affaritaliani.it: “Avevamo in ogni seggio un nostro uomo che prendeva nota di quante persone avevano votato. Quando abbiamo tirato le somme ci siamo accorti che il nostro numero dei votanti totali differiva da quello dato da Nico Stumpo. Su questo abbiamo chiesto chiarimenti ad Italia Bene Comune”. E aggiunge: “Certo il risultato non cambia: si va al ballottaggio tra Renzi e Bersani”

 

 


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