Anche quest’anno Palermo si prepara ad accogliere il Pride, la manifestazione di orgoglio LGBT – lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender – che coinvolge sempre più associazioni, circoli arci e collettivi. La rassegna ha preso il via la scorsa settimana con Estoy Viva di Regina Josè Galindo, mostra allestita ai Cantieri Culturali della Zisa e primo evento del fitto calendario del Pride, che si concluderà il 27 giugno con la sfilata dei carri.
Ieri pomeriggio, nei saloni dell’Istituto Regina Margherita, si è svolta la prima assemblea aperta al pubblico. Una scelta forte, simbolica, che testimonia sensibilità e impegno degli studenti nei confronti del Pride.
«Alla luce delle vicende giudiziarie del caso Vincenzo Rao – spiega Luigi Carollo, rappresentante dell’associazione Articolo Tre – è necessario un intervento del legislatore, per l’istituzione di un numero ben definito di ore scolastiche da dedicare all’educazione alle differenze. Deve essere un’iniziativa della politica, per non lasciare la patata bollente all’impegno volontario di docenti eroici». Vincenzo Rao è l’attivista condannato in appello lo scorso 17 marzo per aver diffamato sui social network e sui media il pm Ambrogio Cartosio, coinvolto nel noto caso di omofobia e di bullismo a scuola.
«La lotta all’omofobia è una battaglia da combattere su tutti i piani – sottolinea Nicola d’Ippolito dell’associazione Ali D’Aquila – solo l’Italia, tra i paesi fondatori dell’Unione Europea, non riconosce il matrimonio tra persone dello stesso sesso, non riconoscendo inoltre alcun diritto alle coppie omosessuali. Il 17 maggio ricorre la giornata mondiale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Quel giorno coinvolgeremo il sottosegretario del Miur Davide Faraone, insieme ad altri esponenti politici, nella consegna di una lettera aperta al sindaco Leoluca Orlando mirata a una legge che tuteli le unioni omosessuali. Sarà lo stesso primo cittadino a far pervenire la missiva al presidente Mattarella e al premier Renzi».
Tra le iniziative del Pride 2015 spicca la veglia di preghiera in memoria delle vittime dell’omofobia, appuntamento previsto giovedì 14 maggio alle 21. Uomini e donne uccisi dall’ignoranza saranno ricordati con una marcia che muoverà da Casa Professa per raggiungere Palazzo delle Aquile. Tappa conclusiva della fiaccolata sarà la testimonianza di Gino Campanella e Massimo Milani, storica coppia gay che racconterà pubblicamente gioie e dolori di trent’anni di lotta per i diritti degli omosessuali, nel rispetto di un amore vissuto con libertà e senza paure.
«Ricordo quando per coprire la mia omosessualità davo addosso ad un compagno gay – racconta Massimo Milani – È stato terribile, perché l’omofobia nelle scuole è feroce negli atti ma ancor di più nell’indifferenza. La vera solitudine è non avere un insegnante a cui rivolgerti o un amico con cui parlare».
Tra gli incontri inseriti in calendario, da segnalare la celebrazione della giornata della libertà di stampa e di espressione, prevista lunedì 4 maggio alla libreria Easyreader e la nuova campagna internazionale per la libertà sessuale e riproduttiva promossa da Amnesty International, che presenterà My Body, My Rights – Il Mio Corpo, i Miei Diritti, in programma martedì 5 maggio al padiglione Zisa Arti Contemporanee.
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