«Pranzavo insieme a colleghi di lavoro». È questa la giustificazione scritta a penna nell’autocertificazione che quattro infermieri e un fisioterapista hanno presentato ai carabinieri di Gravina di Catania che sono intervenuti nell’abitazione di un sesto uomo dove si erano riuniti per sedere a tavola tutti insieme.
A tre donne e due uomini, tra i 24 e i 27 anni, sono state contestate le violazioni amministrative previste dal decreto del governo dello scorso 25 marzo per fronteggiare l’emergenza da Covid-19. Si tratta, in particolare, di un fisioterapista e di quattro infermieri, tre in servizio in una casa di riposo e uno in una struttura
sanitaria convenzionata, entrambe ubicate nell’hinterland del capoluogo etneo.
Gli operatori sanitari, non curanti dei possibili rischi di contagio, si sono spostati
all’interno del comune di Gravina di Catania o sono arrivati da altri
territori. Lì si sono riuniti in una abitazione di una sesta persona per un pranzo conviviale. A seguito delle vane rimostranze avanzate da alcuni condomini del palazzo, è stato necessario l’intervento dei militari.
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