«Il Ponte sullo Stretto sarà costruito entro cinque o sei anni». La promessa del ministro Matteo Salvini

«Ci vogliono due anni per partire con i lavori del Ponte sullo Stretto e cinque o sei anni per costruirlo. Quindi, entro la prossima legislatura». Ha il tono di una promessa la frase che il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha pronunciato ai microfoni di Radio Rtl102.5. «Il Ponte sullo Stretto si fa, lo confermano gli architetti, gli ingegneri. Sarà, numeri alla mano, l’opera più green ed ecocompatibile al mondo. L’obiettivo è partire con i lavori entro due anni così, entro la prossima legislatura, ci saranno attraversamenti su gomma e ferro». Quello della costruzione del ponte che dovrebbe collegare la Sicilia al resto della Penisola, negli anni, è diventato quasi un mantra. Una formula ripetuta ma sempre ferma allo stesso punto, quello prima della partenza. Poi, qualche giorno fa, l’annuncio del leader della Lega: «A metà marzo porteremo in Consiglio dei ministri il decreto Ponte sullo Stretto».

Un annuncio a cui era seguito un comunicato stampa del Mit in cui è stato chiarito che si sta lavorando a un «decreto Ponte che sarà presentato nelle prossime settimane e certamente entro il 31 marzo». La stessa data in cui è stato revocato lo stato di liquidazione della società Stretto di Messina, concessionaria per la realizzazione e gestione del collegamento stabile tra la Sicilia e il resto d’Italia. «É un’opera che costa di più non farla che realizzarla – aveva aggiunto Salvini – La prossima settimana, avrò una riunione ai massimi livelli».


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