Polpette avvelenate per i gatti nel Nisseno, la denuncia del Wwf: «Non sono casi isolati»

Polpette avvelenate a San Cataldo, in provincia di Caltanissetta. Le carcasse di tre animali morti sono state portate all’istituto zooprofilattico di Palermo per l’esame necroscopico. A essere colpito è stato il quartiere di Santa Germana. Nei giorni scorsi, alcuni cittadini hanno segnalato delle morti sospette di diversi gatti di una colonia felina della zona.

Le guardie zoofile del nucleo provinciale di Caltanissetta del Wwf hanno provveduto a un sopralluogo nell’area. Durante il servizio sono state recuperate le carcasse di tre gatti e sono stati prelevati dei campioni di cibo che si sospetta possa essere stato avvelenato. Dell’episodio sono stati informati i servizi veterinari dell’Asp e le carcasse sono state portate all’istituto zooprofilattico di Palermo per l’esame necroscopico e gli accertamenti tossicologici insieme ai campioni alimentari.

In collaborazione con la polizia municipale di San Cataldo, inoltre, le guardie Wwf hanno apposto dei cartelli informativi per la cittadinanza sul rischio di presenza, nella zona, di esche tossiche e bocconi avvelenati; le attività di polizia giudiziaria degli agenti zoofili del Wwf proseguono per potere individuare cause e responsabili delle morti dei gatti. «Lo spargimento di veleni molto pericolosi per la salute, non solo degli animali, – sottolineano dal Wwf – è purtroppo un fenomeno diffuso in tutta la provincia». Individuare i responsabili non è semplice, ma le guardie del Wwf hanno già avviato opportune indagini per risalire ai possibili autori.

«Ancora una volta, dobbiamo fare i conti con una pratica purtroppo ormai consolidata che consiste nella eliminazione fisica degli animali indesiderati con lo spargimento di sostanze velenose. Il crescendo di tale fenomeno raggiunge livelli seriamente preoccupanti – dichiara Ennio Bonfanti, coordinatore provinciale del nucleo di vigilanza zoofila e ambientale del Wwf di Caltanissetta – Non si tratta di casi isolati ma di un fenomeno che interessa molte città del Nisseno e anche i territori extraurbani e rurali. Chi si macchia di questi atti incivili e vigliacchi non ha alcun freno, sa che è difficile un intervento di tipo repressivo mentre manca del tutto quello preventivo».

«Nonostante il fatto che questo irresponsabile e barbaro uso del veleno contro animali domestici e fauna selvatica possa determinare un grave impatto sulla salute pubblica e sulla biodiversità, in pochi collaborano con le autorità per scoprire e denunciare i responsabili». Per questo, Bonfanti conclude con un appello ai cittadini «affinché ci aiutino a individuare i criminali che spargono esche avvelenate. In caso di individui o auto che gettano polpette o altri alimenti sospetti, occorre chiamare immediatamente le forze di polizia e, ove possibile, filmare col proprio cellulare la scena. Chiunque volesse aiutarci con informazioni e segnalazioni, nella massima riservatezza, può contattare le guardie Wwf all’e-mail guardiewwf.caltanissetta@gmail.com».


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