Il chip per il rilevamento cronometrico di un podista che corre attaccato alla canotta di un altro partecipante. È il curioso caso, raccontato dal quotidiano online Podisti.net, che avrebbe avuto come protagonista il palermitano Giuseppe Laudicina, in passato vincitore della maratona di Palermo. Impegnato, insieme a migliaia di runner lo scorso 19 marzo, nella 50esima edizione della Stramilano, nota corsa su strada sulla distanza della mezza maratona. Laudicina, pettorale 293, stando alla classifica ufficiale ha concluso la propria fatica con l’ottimo tempo di 1 ora, 14 minuti e otto secondi ma c’è qualcosa che non convince nel suo risultato. Visionando una foto dell’arrivo, in cui tagliano il traguardo altri due atleti con lo stesso identico tempo a quello di Laudicina, si nota come il podista palermitano non sia presente. Com’e possibile? Gli interrogativi aumentano ancora di più quando, attraverso una seconda foto, si vede Laudicina tagliare il traguardo con il tempo di 1 ora 18 minuti e 20 secondi. Come ha fatto il chip, normalmente attaccato al pettorale dell’atleta, a transitare quasi quattro minuti prima? Un problema della tecnologia utilizzata o c’è dell’altro?
Una possibile spiegazione è arrivata con un secondo articolo e due foto. Stando a quanto raccontato dal sito, uno dei due atleti – quello con il pettorale 155 – che ha completato la gara in 1 ora e 14 minuti e otto secondi si sarebbe ritrovato attaccato, nel retro della propria canotta e in maniera del tutto inconsapevole, un secondo chip. Dispositivo, quest’ultimo, che in base alla classifica finale dovrebbe essere proprio quello del runner palermitano. L’atleta siciliano, al momento, non ha fornito alcuna replica. Lo ha fatto, invece, Leonardo Lunetto il presidente della società per cui è tesserato, nonostante Laudicina non abbiamo utilizzato l’abbigliamento sociale durante la gara. «Da presidente dell’asd Sicilia Running Team – si legge su Facebook – Dopo avere sentito l’organizzazione della Stramilano, ci dissociamo dai fatti successi in attesa di prendere provvedimenti».
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