Piste ciclabili, arrivano 163mila euro per la sicurezza Il punto di Fiab: «Tanto da fare, dal porto a via Libertà»

Anche a Palermo arrivano i fondi messi a disposizione dalla Regione per rendere sicure le piste ciclabili. Non sono pochi nel capoluogo siciliano gli interventi che potranno essere realizzati con i 163mila euro previsti dal provvedimento per il capoluogo regionale. Il governo Musumeci ha approvato la graduatoria del bando predisposto a luglio dall’assessorato delle Infrastrutture, guidato da Marco Falcone. Le risorse, provenienti dal Piano nazionale della sicurezza stradale e integrate da un cofinanziamento regionale, erano rivolte agli enti locali superiori ai ventimila abitanti. Nei mesi scorsi, con un analogo provvedimento, erano stati finanziati altri dodici cantieri.

«Gli interventi saranno messi a punto grazie al tavolo tecnico con le associazioni del settore, dato anche che non stiamo parlando di grosse somme dobbiamo essere molto attenti a spenderle nel migliore dei modi – afferma l’assessora comunale alla Mobilità Iolanda Riolo – Certo non sono pochi i tratti che avrebbero bisogno di manutenzione. Altrettanto andrebbe fatto con i marciapiedi ma al momento non ci sono fondi necessari per farlo». 

E proprio la presidente della Fiab, Chiara Minì ha le idee molto chiare su dove e come dovrebbero essere impiegate queste somme: «Prima di tutto bisogna intervenire sulla segnaletica, sia orizzontale che verticale, e sugli accessi, quindi gli scivoli. Poi ci sono dei tratti che dovrebbero essere cancellati per la sicurezza dei cittadini, come quello di via Maqueda e quella di via Libertà, che deve essere posizionata in un altro posto. C’è un problema legato al fatto che la pista ciclabile quando è attiva deve essere utilizzata. A volte questo non è possibile, ad esempio il sabato pomeriggio, e se il ciclista che non può farne uso di fatto viene investito, è colpa sua». 

Per la Fiab poi si dovrebbe intervenire poi su quella di via Messina Marine, una delle poche fatte bene, a norma, «ma che ha dei problemi di controllo e su quella del porto, da piazza Giachery attraversa via Crispi fino al Foro Italico, dove ci sono troppi attraversamenti carrabili e fino all’altro giorno c’è stato un incidente. È stata realizzata con i mattoni e non è molto comoda da percorrere, andrebbero migliorate le segnaletiche, fatti coincidere gli scivoli». Altri tratti da migliorare secondo l’associazione sono «le piste ciclabili con i mattoni quadrati, unidirezionali, ad esempio quelle in via Autonomia Siciliana e in via Giusti. I mattoni a volte non sono ben posizionati o vengono lasciate le auto posteggiate sopra. Un capitolo a parte è quello di via dell’Olimpo, dove la pista ciclabile è stata dimenticata, e ci sono una marea di interventi da fare, molti ciclisti la usano. E potrebbero finire quella della Favorita. Gli interventi da fare non mancano». 

Ma a non mancare sono anche le polemiche: «Siamo convocati al tavolo tecnico una settimana sì e una no. Diamo una soluzione e loro ribattono con un’altra che spesso non è adatta. Dovrebbero ascoltare un po’ più ciclisti. Ad esempio sarebbe utile sbloccare la situazione della pista ciclabile su via Roma, ferma da un anno. C’è gente che ogni giorno la percorre in bicicletta per andare al lavoro e non è protetta. Si ritrova costretta ad usare la corsia preferenziale dell’autobus. L’altro giorno abbiamo monitorato la strada per un’ora e l’hanno percorsa 350 ciclisti. Un dato di fatto che non si può ignorare». 


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