«La Pillirina è e deve essere un bene di tutti; per questo siamo di nuovo qui a chiedere che venga istituita la riserva naturale». A farsi portavoce di un numeroso gruppo di associazioni, comitati e cittadini è Fabio Morreale di Natura Sicula. A febbraio era stata l’assessora regionale del Territorio e dell’Ambiente Giusi Savarino a […]
Foto di Marta Silvestre
La marcia per riappropriarsi della Pillirina: «Per liberarla serve che sia riserva naturale»
«La Pillirina è e deve essere un bene di tutti; per questo siamo di nuovo qui a chiedere che venga istituita la riserva naturale». A farsi portavoce di un numeroso gruppo di associazioni, comitati e cittadini è Fabio Morreale di Natura Sicula. A febbraio era stata l’assessora regionale del Territorio e dell’Ambiente Giusi Savarino a fare l’incredibile annuncio su quell’area diventata proprietà privata per errore: «Entro l’anno, Capo Murro di Porco sarà riserva». Da quel momento però, nonostante nel frattempo sia anche arrivato lo stop al permesso di costruire, nemmeno un passo è stato fatto. «Così – spiega Morreale a MeridioNews – abbiamo deciso noi di fare ripartire la mobilitazione proprio con una marcia». Che si svolgerà oggi, domenica 16 novembre a partire dalle 9.30 da via Capo Passero a Siracusa.
«La Pillirina deve essere riserva naturale»
La Pillirina è una delle più importanti necropoli storiche siciliane e si trova sul litorale nord-orientale della penisola del Plemmirio, nel Siracusano. «Da anni la difendiamo – ricorda il presidente dell’associazione Natura Sicula – prima dalla costruzione di un resort di lusso, poi dalla realizzazione di abitazioni a due passi dal mare, chiedendo per la Pillirina l’istituzione di una riserva naturale. Non possiamo permettere – aggiunge – che un bene comune diventi un privilegio per pochi. Ci batteremo finché servirà per fare in modo che l’intera area di Punta della Mola resti libera, selvaggia e accessibile». Una lotta che da anni vede da una parte gli ambientali e dall’altra il marchese piemontese Emanuele De Gresy con la società Elemata Maddalena Srl.

L’iter della Regione Siciliana per l’istituzione della riserva naturale orientata Capo Murro di Porco e Penisola della Maddalena, avviato nel 2011, a distanza di 14 anni, non si è ancora concluso. «Ormai mesi fa, l’assessora Savarino aveva annunciato che era tutto pronto ma – sostiene Morreale – a questo punto, come temevamo, è chiaro che non ci fosse nulla di concreto e che si è trattato solo di un annuncio di propaganda». In nove mese, infatti, niente si è mosso. «Per questo, abbiamo deciso, ancora una volta di muoverci noi». Un noi che, negli anni, è cresciuto coinvolgendo non più soltanto associazioni ambientaliste ma anche comitati civici e molta società civile. «Durante questa marcia – spiega Morreale – tutti potranno apprezzare la potenzialità archeologica, naturalistica e culturale di questo luogo».
Questione di «scelta politica»
Un’attività non sempre semplice da quando alcuni accessi sono stati interdetti. Un punto di una storia di privatizzazione dell’area cominciata ormai più di quarant’anni fa. «Questa nostra marcia è anche un modo per riappropriarci di questo luogo che dovrebbe essere fruibile della collettività», sottolinea il presidente di Natura Sicula. L’obiettivo principale, però, resta quello di chiedere l’istituzione della riserva naturale per la Pillirina. «Non ci sono ragioni pratiche per non istituirla – afferma Morreale – Ci sono, infatti, tutti i pareri necessari, la documentazione completa, le perimetrazioni e la zonizzazione. A questo punto – conclude – è soltanto questione di una scelta politica. Che, speriamo, non voglia ancora limitarsi solo alla fase degli annunci».