Arrampicati su una struttura precaria per lavorare sulla terrazza di un immobile. Così sono stati immortalati dai poliziotti che, effettuati i controlli, hanno scoperto che i lavoratori erano, non solo sprovvisti dei sistemi di protezione, ma anche in nero
Picanello, operai al settimo piano senza sicurezza Indagati titolare ditta e il proprietario del palazzo
Arrampicati su una struttura precaria per lavorare su una terrazza sopra il settimo piano di un edificio, senza alcuna protezione: né caschi né cintura di tenuta. È così che gli agenti del commissariato di Borgo Ognina hanno trovato alcuni operai nel quartiere Picanello.
Affacciati in piedi sui cornicioni dell’edificio, così sono stati immortalati gli operai. Notato il rischio di caduta, i poliziotti sono entrati nello stabile e sono saliti sulla terrazza. Lì hanno trovato i lavoratori in nero tutti sprovvisti dei sistemi di protezione necessari per legge.
Il titolare della ditta, che è stato indagato in stato di libertà, ha ammesso le responsabilità in merito ai rischi cui ha fatto esporre i suoi dipendenti, e ha anche affermato di voler completare i lavori
entro Natale per aver i relativi compensi.
I reati contestati riguardano il fatto di non aver nominato il medico competente
per sottoporre a visita medica i lavoratori in nero e di non aver
fornito ai lavoratori in nero i necessari dispositivi di protezione individuale e di non aver provveduto a formare e informare i lavoratori sui rischi nel
luogo di lavoro.
Il committente dei lavori, che è anche il proprietario dell’immobile, è stato indagato per non aver verificato
l’idoneità tecnico-professionale dell’impresa esecutrice dei lavori e dei lavoratori autonomi
presenti nel cantiere.
Il proprietario e i dipendenti sono stati diffidati dal continuare i lavori
senza le cautele previste. Sono stati informati gli enti competenti, l’Asp Spresal e l’ispettorato del lavoro.