Piazza Nettuno, il campo da basket abbandonato «Bisogna affidarlo a privati per sottrarlo ai vandali»

Realizzato negli
anni ’90, più volte vandalizzato e risistemato negli anni, adesso nuovamente inservibile. L’immagine del playground di piazza Nettuno, sul lungomare di Ognina, è quella di uno spazio abbandonato. L’amministrazione comunale, dopo le mareggiate autunnali e una nuova visita dei vandali, con la promessa di ripristinarlo in tempi brevi aveva buttato giù – perché pericolante – uno dei due canestri del campo da basket. Era il solo utilizzabile, considerato che l’altro era stato danneggiato tempo prima e mai sostituito. «Servono poche centinaia di euro per rimettere tutto in sesto, ma per proteggere lo spazio dai vandali andrebbe affidato a un’attività commerciale», spiega il presidente provinciale della Federazione italiana basket (Fip) Michelangelo Sangiorgio

«Le retine sono scomparse dai canestri poco dopo l’ultimo restyling – ricorda un ragazzo che frequentava il campetto – Solo grazie ad alcuni appassionati, insieme ai quali risistemavamo le retine e pulivamo il terreno di gioco, si è potuto giocare a basket fino a novembre, quando è stato buttato giù il solo canestro utilizzabile».Con l’arrivo della
stagione calda, il playground di Ognina potrebbe tornare a essere polo di aggregazione per giovani e appassionati di sport. «È uno degli spazi più belli d’Italia, specie per il panorama che lo circonda – spiega il presidente Fip – Oltre a fungere da valvola di sfogo utile anche ad avvicinarsi alla pallacanestro». 

Ed era proprio far nascere questa passione l’obiettivo che era stato pensato da Antonio Guarnaccia, l’assessore che aveva ideato il progetto e al quale lo spazio attrezzato era stato dedicato dopo l’ultimo restyling, avvenuto a novembre 2013. In quell’occasione era stato realizzato anche un percorso benessere, fatto di stazioni attrezzate per compiere esercizi fisici. A distanza di tre anni, delle attrezzature sportive collocate resta bene poco. «Non è colpa dell’amministrazione. Senza l’aiuto dei cittadini è difficile tenere alla larga i vandali. Sarebbe troppo costoso un servizio di sorveglianza costante», commenta Sangiorgio. 

L’errore il Comune l’avrebbe invece commesso al momento della firma sulla
convenzione con cui, nel luglio 2013, ha affidato ripristino e manutenzione annuale del playground alla Virgin Italia spa, che aveva da poco aperto un centro sportivo non molto distante da piazza Nettuno. «Un accordo inferiore a cinque anni è una decisione miope», commenta Sangiorgio. Ma il modo per rimediare, sul modello di gestione già sperimentato in altre città italiane e straniere, sarebbe ancora possibile: «Affidare lo spazio a un chiosco, che con la sua attività potrebbe sostenere i costi di ripristino, manutenzione e sorveglianza», propone il presidente Fip. «L’amministrazione ha già disposto l’intervento per la sistemazione del campetto di basket, canestro compreso, già nelle prossime settimane – risponde secca l’assessora allo Sport Valentina Scialfa – Quest’ultimo era stato danneggiato da vandali e temporaneamente rimosso perché rappresentava un pericolo».


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