Pesca: anomalo sequestro del Motopesca “Sparviero”

Chiesto l’intervento immediato del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, a sostegno dell’equipaggio del motopeschereccio “Sparviero” della marineria di Porto Palo di Capo Passero, sequestrato lo scorso 7 luglio dalle autorità maltesi.

A chiedere l’autorevole intervento del governatore siciliano il vice presidente vicario della Commissione legislativa Bilancio e Programmazione all’Assemblea regionale siciliana (Ars), Vincenzo Vinciullo.

In una nota diramata dallo stesso parlamentare regionale si precisa che il sequestro del natante effettuato dai maltesi è anomalo. Infatti, il Motopeschereccio “Sparviero” si trovava in stato di avaria e, in balia delle onde. Per tale motivo era entrato, per sole 2 miglia, nelle acque territoriali maltesi. Le Autorità Maltesi, riferisce Vinciullo, anziché soccorrere la nostra imbarcazione, hanno ritenuto che, la stessa, avesse violato le acque di loro pertinenza.

Così hanno sequestrato il Motopeschereccio e, ieri pomeriggio, hanno sottoposto a processo il Comandante, al quale hanno inflitto una sanzione di 30 mila euro da pagarsi entro poche ore e che diventerà di 116 mila euro se non pagata nei tempi richiesti. Si tratta di una condanna spropositata e assurda, dato che non e’ riconducibile a sconfinamento per motivi di pesca. Una decisione affrettata e alquanto pretestuosa stante ai fatti. Atteggiamento paradossale se si pensa che è stato assunto da uno Stato membro dell’Unione europea e che mal si concilia con l’assenza di reati commessi da parte dei membri dell’equipaggio.

Peraltro, le condizioni economiche dei pescatori non consentono di poter onorare al pagamento della multa.

Proprio per questa ragione il deputato siracusano ha precisato che “se non interverrà la Presidenza della Regione ad aiutare economicamente i nostri armatori o la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero degli Esteri, il Comandante e gli uomini che fanno parte del Motopeschereccio, e che sono in stato di fermo sulla loro imbarcazione nel Porto di Malta, difficilmente verranno rilasciati dalle Autorità maltesi. Questo arrecherebbe danni incalcolabili agli armatori, in quanto l’ammenda verrà incrementata del 400 per cento”.

E’ stato lo stesso Vinciullo ad intervenire con immediatezza presso l’Ambasciata italiana a Malta ed a notiziare il presidente Crocetta di quanto accaduto.

Ed e’ proprio al governatore della Sicilia che Vinciullo si appella per un tempestivo intervento finalizzato a fare riacquistare la libertà ai pescatori siciliani, restituendoli alle rispettive famiglie. Siamo sicuri che il presidente della Regione siciliana interverrà? Vedremo.


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