Paternò, rocambolesco inseguimento in centro Pregiudicato e minorenne forse pronti per rapina

Scene da film sabato sera a Paternò, dove tra le 20 e 15 e le 20 e 30, tre pattuglie dei carabinieri della locale compagnia hanno dato vita ad uno spettacolare inseguimento con l’obiettivo di catturare Antonio Maccarrone, 33 anni e un minore, sempre di Paternò, che si trovavano a bordo di uno scooter Honda 125. Un inseguimento durato diversi minuti che si è snodato lungo viale dei Platani, viale Kennedy, corso del Popolo e corso Italia, con i due centauri che sfrecciavano veloci, anche contro senso, tra le auto in movimento, pur di non farsi catturare. 

Alla fine i due scooteristi, circondati dalle auto dei carabinieri, sono caduti e sono stati bloccati: per Maccarrone sono scattate le manette, è accusato di evasione dagli arresti domiciliari e guida senza patente, essendo stata ritirata, e senza copertura assicurativa. Al minore, che guidava il mezzo, sono state elevate multe per un totale di 4mila euro per aver violato il codice della strada. 

I carabinieri ritengono che Maccarrone e il minore stavano per mettere a segno una rapina ai danni del supermercato MD Discount di viale dei Platani. Nel corso di un servizio antirapina una pattuglia dei carabinieri ha infatti riconosciuto Maccarrone, che sarebbe dovuto essere ai domiciliari, insieme al minore, a bordo dello scooter senza targa, mentre confabulavano nervosamente con un terzo soggetto. I tre individui si trovavano non molto distante dal supermercato. 

Alla vista dei carabinieri il gruppo si è diviso: il terzo uomo si è allontanato velocemente a piedi, mentre Maccarrone e il minore sono scappati sullo scooter tra le vie cittadine. Ne è nato un rocambolesco inseguimento, durante il quale uno dei due ha gettato in strada un passamontagna, poi recuperato dai carabinieri. I fuggiaschi sono scivolati una prima volta, si sono prontamente rialzati e il minore si è messo alla guida. Sono stati infine bloccati lungo corso Italia. 

L’arrestato è stato posto nuovamente ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’autorità giudiziaria. Maccarrone avrebbe giustificato la presenza del passamontagna sostenendo che stava male e che si stava recando in ospedale. I carabinieri sono alla ricerca del terzo soggetto e non escludono che quest’ultimo potesse essere sul posto per fornire ai due soggetti un’arma, pistola o coltello, per mettere a segno il colpo. Gli investigatori vogliono infine appurare se i due abbiano collegamenti con i banditi che nella scorse settimane hanno messo a segno diversi colpi ai danni di esercizi commerciali.


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