Le nomine degli assessori Vito Rau, Luigi Gulisano e Francesca Chirieleison e la ridistribuzione delle deleghe stanno provocando dei movimenti imprevisti con cui il primo cittadino si trova a dover fare i conti. La giusta quadra non è ancora stata trovata
Paternò, dopo rimpasto vacilla la maggioranza di Naso C’è malcontento. «Crisi interna che non aiuta la città»
Vacilla la maggioranza del sindaco di Paternò Nino Naso. Le recenti nomine degli assessori Vito Rau, Luigi Gulisano e Francesca Chirieleison e la ridistribuzione delle deleghe stanno provocando una serie di malcontenti imprevisti su cui il primo cittadino pare fare fatica a trovare la giusta quadra.
A testimoniare la spaccatura dentro la maggioranza ci sarebbero anche le dinamiche durante le ultime due sedute consiliari di giovedì e venerdì sera. Le occasioni in cui due dei neo-eletti assessori avrebbero dovuto lasciare il posto nel civico consesso, dopo avere rassegnato le dimissioni. Al posto di Luigi Gulisano – eletto nella lista Presenti sempre – dovrebbe subentrare Salvatore Malerba; mentre il posto di Francesca Chirieleison – eletta nella lista Nino Naso sindaco – dovrebbe essere occupato da Luca Zingale.
Tuttavia la surroga non è stata possibile in nessuna delle le sedute: nella prima per aprire il consiglio era necessario il numero di 13 consiglieri, ma la maggioranza era quasi del tutto assente. Mancavano all’appello in aula, infatti, i consiglieri Rosanna Lauria, Tonino Cunsolo e Roberto Faranda, fedelissimi del vicesindaco Ezio Mannino, che non avrebbero digerito le deleghe assegnate al numero due dell’amministrazione che ne avrebbero ridimensionato il ruolo. Assente anche Barbara Conigliello che, invece, non avrebbe gradito le scelte degli assessori. Non c’erano nemmeno Ionella Rapisarda, Giuseppe Gentile e Salvo Tomasello.
Nell’aggiornamento della seduta dell’indomani sera – con la necessità della presenza di otto consiglieri – era del tutto assente l’opposizione. Presenti solo sei consiglieri di maggioranza (Sambataro, Gentile, Sciacca, Giangreco, Marzola, Tomasello). Il consiglio è stato così rinviato a data da destinarsi. Una situazione che ha messo in imbarazzo il presidente Filippo Sambataro: «Mi sono vergognato – ha detto – Le diatribe fanno male al consiglio comunale». È stato poi il consigliere del gruppo misto a parlare di «un sindaco senza più maggioranza» e di «una crisi interna che non aiuta la città». Al termine della seduta, c’è stata una riunione urgente tra i componenti di ciò che resta della maggioranza. All’orizzonte potrebbero esserci sviluppi non favorevoli per il sindaco Naso.