Parcheggio S. Berillo, lo stallo dell’opera arriva in Consiglio «Si chieda scusa alla città». Trantino: «Presto nuovo bando»

Ormai è conosciuta come la «ferita di Catania», espressione ormai sentita e risentita più volte, tanto da essere assimilata del tutto nel vocabolario della città dell’elefante e non fare quasi più effetto neanche a chi la ascolta. Quella dell’opera di risanamento di corso dei Martiri è una questione che Catania e i catanesi si portano dietro da 70 anni. L’opera secondo il progetto dell’architetto Giuseppe Cucinella prevede – anche – la realizzazione di un parcheggio multipiano di oltre 300 posti a piazza della Repubblica che, dopo promesse e annunci, oggi si trova in stallo. Bloccata dopo un pronunciamento del Tribunale amministrativo di Catania per effetto di un ricorso da parte dei privati che gestiscono l’attuale parcheggio a cui si è aggiunto quello presentato da Ance Sicilia riguardo ad alcune modifiche del bando iniziale dell’opera. Sulla questione si è espresso anche un comitato di cittadini, attirando l’attenzione della Procura. Queste premesse diventano doverose perché sono quelle che hanno portato il consigliere Graziano Bonaccorsi, insieme a tutto il Movimento Cinque Stelle, a richiedere una seduta straordinaria per ricevere dei chiarimenti, non soltanto su quello che ne sarà del parcheggio, ma anche sulle idee dell’amministrazione su tutto il quartiere di San Berillo, dove ultimamente i fenomeni di vandalismo si sono intensificati.

È lo stesso Bonaccorsi che, aprendo i lavori in aula, fa la cronistoria di decenni di cambiamenti e urbanizzazione che adesso si sono tramutati in una «situazione di degrado di Corso dei Martiri – afferma il consigliere – In pochi giorni ci sono stati due incendi. Non c’è il controllo del territorio e non si sa quale sia la visione urbanistica della città, il Pug (piano urbanistico generale) è una chimera: tutti elementi di un’amministrazione in crisi». Il nuovo parcheggio, che si legava alle nuove opere del quartiere, era stato già pensato dall’amministrazione guidata da Raffaele Stancanelli nel 2009, poi compreso nel masterplan dell’architetto Cucinella. Nel 2017 fu la giunta di Enzo Bianco a siglare un protocollo di legalità che oltre al Comune vedeva la partecipazione del prefetto e della procura che avevano tracciato le linee guida per indire la gara. Il 10 dicembre scorso la prima sezione del tribunale amministrativo etneo ha annullato la gara di oltre 10 milioni di euro perché il bando renderebbe impossibile formulare un’offerta sostenibile, seria e remunerativa

Le criticità fatte presenti da Ance Sicilia stanno nei passaggi contenuti nel documento in cui vengono riportati le «lavorazioni e servizi aggiuntivi rispetto all’appalto originario» che avrebbero fatto ottenere 70 degli 80 punti previsti dalla valutazione tecnica del progetto. Servizi che Palazzo degli elefanti aveva definito come «complementari». Inoltre, sempre dopo le modifiche attuate dall’amministrazione al bando, la ditta che si fosse aggiudicata i lavori avrebbe dovuto farsi carico della manutenzione ordinaria e straordinaria per dieci anni, della fornitura di New Jersey e di altre apparecchiature estranee all’intervento. Questi passaggi, insieme anche al mancato aggiornamento del prezziario dei lavori sono stati contestati dal Tar.

Ed è proprio su questi punti su cui si concentrano le domande di Graziano Bonaccorsi al presidente del Consiglio Giuseppe Castiglione, ma rivolte nello specifico verso Enrico Trantino, assessore all’Urbanistica, presente in aula. «Oggi chi ha la capacità di spendere 10 e guadagnare due? A quali vantaggi – chiede Bonaccorsi – Se c’era già un protocollo legalità, perché indire un’altra conferenza dei servizi?». In più il consigliere domanda all’amministrazione «se l’avvocatura, il segretario generale e il collegio di difesa fossero a conoscenza di questi passaggi e se sono stati dati indicazioni a questi organi- osserva Bonaccorsi – in modo tale da poterci difendere: me lo chiedo perché, se si fossero attivati gli organi preposti , magari non saremmo arrivati alla bocciatura. L’amministrazione è andata avanti ugualmente». In attesa di sapere se le modifiche al bando iniziale sono state volute dall’amministrazione o dagli uffici e se fossero compatibili col protocollo di legalità, secondo Bonaccorsi «l’amministrazione deve chiedere scusa alla cittadinanza, che ancora attende». Alle parole di Bonaccorsi sono seguite quelle del consigliere Salvo Di Salvo, che ha rivendicato gli interventi dell’ultima amministrazione Bianco sull’opera: «abbiamo realizzato un masterplan e dei forum con l’architetto Cucinella, oltre a dare delle linee guida per il bando – spiega – Oggi attendiamo, invece, che quest’amministrazione e l’assessore ci diano un indirizzo politico su quanto vogliono fare».

Le risposte di Trantino non si fanno attendere. L’assessore della giunta che adesso fa a meno del sindaco Salvo Pogliese, oggi sospeso, definisce «ingeneroso parlare di mancanza di visione urbanistica – replica – abbiamo fatto i conti col dissesto e del non poter fare un turnover nel personale. Non sono alibi, ma nonostante tutto abbiamo dato delle soluzioni». Trantino sostiene che il protocollo d’intesa siglato dalla passata amministrazione poteva essere aggiornato «ma questo avrebbe comportato altri ritardi sui tempi di realizzazione, inoltre non era obbligatorio farlo. Nel frattempo è arrivata un’interdittiva a una delle ditte – continua l’assessore all’Urbanistica – Eravamo convinti, dopo una consultazione, che il bando potesse reggere, ma il Tar ha pensato diversamente. Adesso stiamo realizzando un nuovo bando che, di fatto, ci farà ritardare di due mesi nella tabella di marcia prevista». Trantino poi si sofferma sulle offerte presentate dalle cinque ditte in gara «con eccessivi ribassi che considero inquietanti – conclude Trantino – Le migliorie che erano presenti credo che fossero ragionevoli. In più, per quanto riguarda il prezziario, se lo avessimo aggiornato a quello del 2021 i costi sarebbero stati di gran lunga maggiori. Adesso stiamo definendo tutto per il nuovo bando, che presto manderemo all’Urega».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]