di Cronista Nascosto
A Pantelleria abitanti e turisti rischiano la vita. Questo perché interi tratti di costa rischiano di franare a mare a causa di un dissesto idrogeologico per anni ignorato e, dallo scorso anno, messo in evidenza con unordinanza dalla Capitaneria di Porto. Ma tutti, amministrazione comunale in testa, fanno finta di non vedere. Quello che ora vi descriveremo l’abbiamo visto con i nostri occhi. Roba da non crederci!
Tutto questo avviene in piena estate, proprio quando lisola è invasa dai turisti. Quello che scriviamo sembra assurdo, ma è la verità. Tra le aree a rischio cè pure la frequentatissima grotta di Sateria. Uno scenario che definire pericoloso è poco. Eppure non succede nulla.
Nellisola, infatti, vige il comune accordo che sia meglio non dire assolutamente nulla, sebbene la notizia sia pubblica perché lordinanza è sul sito della Capitaneria e su internet è stata ironicamente commentata il 22 luglio Pantelleria nuda.
In questo divertente sito si fa un po il vero al Sindaco appena rieletto, Salvatore Gabriele, molto vicino al Megafono, il Movimento del presidente della Regione, Rosario Crocetta, e del senatore, Beppe Lumia.
Crocetta e Lumia, ovviamente a parole, sono noti per il rispetto religioso della legalità E a loro due si ispira, a quanto pare il Sindaco Gabriele che non sembra essersi accorto che lisola di Pantelleria cade a pezzi. Il Sindaco vi ha informati – si legge su ‘Pantelleria nuda’ – che a Pantelleria si devono chiudere alcune spiagge? No? Sicuramente se ne sarà dimenticato… O forse qualcuno gli ha suggerito che per il bene del turismo, meglio soprassedere (le guide turistiche si devono pur guadagnare il pane, i gommoni si devono pur affittare… facciamo venire i turisti a Pantelleria per poi tenerli chiusi in albergo?).
Eppure – prosegue la nota di ‘Pantelleria nuda’ – c’è un’ordinanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Ufficio Circondariale Marittimo di Pantelleria, a firma del TV (CP) Ida Montanaro (chi dice donna, dice danno!) del 10/11/2012; si tratta dell’ordinanza 44/2012 a titolo RISCHIO DISSESTO IDROGEOLOGICO ISOLA D I PANTELLERIA e parla chiaro:
…parte della costa dell’isola è interessata, in particolare lungo i tratti di falesie a picco sul mare o con pendenze elevate e roccia altamente fratturata, da fenomeni di dissesto riconducibili a fenomeni di crollo, ribaltamento e scivolamento di massi di natura lavica, con pericolosità (P3 e P4) e rischio (R3 e R4).
Queste le zone interessate da possibili frane:
Cala Gadir (per un tratto di 136 mt);
Punta Carace (per un tratto di 85 mt);
La Caletta-Punta Zinedi (per un tratto di 998 mt);
Cala Levante (per un tratto di 104 mt);
Caletta Zeglèvia
Le calette-Magazzinazzi (per un tratto di 494 mt);
Grotta del Formaggio (per un tratto di 552 mt);
La Ficara (per un tratto di 667 mt);
Porto dietro l’isola (per un tratto di 375 mt);
Calette dietro l’isola (per un tratto di 230 mt);
Punta di Bardolicchio
Salto la Vecchia
Cala della Polacca (per un tratto di 281 mt);
Cala di Licata (per un tratto di 505 mt);
Cala delle Capre (per un tratto di 479 mt);
Cala delle Pietre Nere (per un tratto di 560 mt);
Cala dello Sballo-Grotta dei Palombi (per un tratto di 456 mt);
Grotta di Sataria (per un tratto di 100 mt: foto a destra tratta da panoramio.com);
Cala dell’Alca.
L’ordinanza si limita a una mera informativa dei luoghi a rischio? Assolutamente no!La Capitaneria di Porto infatti
ORDINA:
Articolo 1 (Divieti)
Nelle zone di mare antistanti le località sopra riportate e fino alla distanza di 100 mt dalla costa è vietato l’ancoraggio, la balneazione, la pesca in qualsiasi forma, qualsiasi tipo di attività subacquea e di superficie ed ogni altra attività marittima.
(Insomma nelle zone di pericolo è vietata la balneazione entro i cento metri dalla battigia: questo perché, un’eventuale frana, potrebbe travolgere anche chi fa il bagno a due passi dalla riva: ma nessuno ci fa caso, anche perché nessuno è a conoscenza di questi pericoli)
È inoltre vietato sulle aree demaniali marittime il transito, la sosta e la fermata di persone e/o mezzi.
Articolo 2 (Disposizioni per l’amministrazione comunale)
A cura dell’Amministrazione Comunale di Pantelleria, sarà predisposta idonea recinzione (lato terra) delle aree sopraccitate, nonché saranno apposti i necessari cartelli indicanti i pericoli e i divieti di cui trattasi visibili anche da mare. (a sinistra, il Sindaco di Pantelleria, Salvatore Gabriele: foto tratta da mazaraonline.it)
L’ordinanza della Capitaneria di Porto non lascia adito a fraintendimenti: all’articolo 2 si fa obbligo al Comune di Pantelleria di porre recinzione e apposita segnaletica ben visibile per indicare i pericoli e i divieti.
Cosa è stato fatto in proposito fino ad oggi? La stagione turistica ormai è iniziata. Si aspetta forse che qualche turista sia vittima di un incidente in una delle località balneari indicate dalla Capitaneria?
Domande che chiamano altre domande: qualcuno pensa che, trascurando questo aspetto fondamentale della sicurezza pubblica, si possa incentivare il futuro turistico dell’isola?
Non va dimenticato che, nel caso in cui qualche turista si possa far male, in base all’ordinanza della Capitaneria, avrebbe diritto a citare in giudizio il Comune di Pantelleria.
Quindi la botta finale al Sindaco Gabriele: Anziché andare a cercare protezioni per i suoi arroganti giochi di potere fuori dall’isola, il Sindaco farebbe bene ad andare a visitare le zone indicate dalla Capitaneria (magari, se ne ha ancora voglia, facendosi accompagnare dal suo autista personale, così potranno discutere di tanti altri progetti, per esempio i lavori che si stanno svolgendo al porto nuovo o alla bretella di Scauri…) e a provvedere a incaricare immediatamente chi di dovere (Coda di Paglia) per la messa in sicurezza delle zone in tempi solleciti (ricordiamo che l’ordinanza è dello scorso Novembre e ormai alle porte Agosto e ancora non si è ottemperato. Non è che adesso con la scusa dell’urgenza, si da l’appalto ai soliti noti, eh?…).
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