Palma killer, al via l’inchiesta della Procura L’agronomo: «Transennare non basta»

Procede nel più stretto riserbo l’inchiesta della Procura di Catania che mira a far luce su eventuali responsabilità penali legate alla morte di Patrizia Scalora, la donna travolta da una palma lo scorso 23 ottobre nella centrale piazza Cutelli di Catania. Il fascicolo, al momento a carico d’ignoti, in cui si ipotizza il reato di omicidio colposo è stato affidato dal Procuratore Giovanni Salvi al pm Agata Santonocito. A finire sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori, dopo il prelievo di alcuni campioni della palma, saranno tutte le procedure di sicurezza che nelle settimane precedenti hanno interessato l’esemplare. Dalla potatura, avvenuta nei primi mesi di ottobre, fino ad eventuali responsabilità legate alla mancata diagnosi dello stato di salute della piante. Bisognerà capire se la presenza del punteruolo rosso che ha intaccato la palma, secondo il Comune lateralmente e in maniera abbastanza rara,  poteva essere assodata prima del tragico evento.

Oggi intanto si è tenuto un vertice al comune di Catania tra l’assessore al verde Rosario D’Agata e il presidente regionale dell’Ordine degli agronomi Corrado Vigo che, come aveva spiegato a CTzen nelle ore successive alla tragedia di piazza Cutelli, già ad agosto aveva invitato i sindaci della provincia a fare il punto sullo stato di sicurezza del verde pubblico. «Abbiamo fatto presente come ci sia la necessità di un controllo immediato delle numerose piante presenti in città e ribadito come la presenza in organico di un agronomo sia fondamentale poiché determinate competenze non sono proprie degli operai della Multiservizi».

Un nuovo aggiornamento sulla situazione dovrebbe arrivare nelle prossime settimane dopo l’annunciato monitoraggio di alberi e palme presenti in città. In numerose zone infatti si è proceduto alla perimetrazione di alcune piante ritenute a pericolo caduta con l’utilizzo di transenne. «Una modalità che ha solo funzione di deterrente perché andrebbe isolata l’intera area in cui la pianta potrebbe franare», precisa Vigo. Tra quelle maggiormente a rischio, secondo il presidente regionale degli agronomi, ci sarebbe un esemplare di palma presente nella centralissima piazza Stesicoro, dove però al momento non è stata adottata nessuna precauzione con la delimitazione dell’area.

Largo Podgora, lungo via Umberto

Le operazioni di monitoraggio a dire il vero erano già iniziate nel pomeriggio successivo alla morte della donna quando però a piazza Cutelli si passò direttamente a schiaffi e minacce, con gli abitanti del quartiere infuriati con gli operai della partecipata del Comune. «Via gli alberi altrimenti bruciamo tutto». Alla fine, per placare gli animi sempre più accesi, si decise di abbattere le palme, salvo poi fermarsi nuovamente quando all’appello delle motoseghe mancavano le ultime tre piante. Nuovamente il caos con lo stop imposto da una telefonata. «Dobbiamo verificare se devono essere abbattute», spiegava Michele Giorgianni, presidente della Multiservizi arrivato sul posto insieme al capo di gabinetto Massimo Rosso, entrambi in contatto telefonico con l’assessore al verde pubblico Rosario D’Agata. Nuovo caos ed ennesima rissa sfiorata fino al controllo, effettuato in pochi secondi da parte degli stessi operai tagliando alcune parti delle fronda, la stessa che appena venti giorni prima, secondo quanto riferito da Comune e abitanti, era stata potata. Quel giorno di inizio ottobre però, nessuno si era accorto di nulla.

Sotto accusa anche la modalità con cui le palme sono state portate via dalla piazza. I tronchi infatti, secondo le procedure tecniche, dovevano essere avvolti in appositi teli per evitare il possibile disperdersi del parassita lungo le arterie cittadine e quindi scongiurare la possibilità che altre piante potessero essere intaccate. Una precauzione che non è stata però adottata dagli operai. «Anche questo elemento è finito all’attenzione dell’assessore», conclude Vigo. Intanto per il prossimo 21 novembre, giornata nazionale dell’albero, potrebbe esserci un momento di raccoglimento proprio nella piazza del quartiere Civita. Una questione già sottoposta al consiglio nazionale da parte dell’Ordine agronomi della Sicilia.

Dario De Luca

Recent Posts

Pensionato scomparso nell’Agrigentino, ritrovato morto il 73enne Agostino Fanara

É stato ritrovato morto nelle campagne tra Racalmuto e Mileno, Agostino Fanara, 73 anni, scomparso…

1 ora ago

Ancora un furto con spaccata a Palermo: tre ladri in azione al Chiosco Cucina&drink

Ancora un furto con spaccata in centro a Palermo. I ladri hanno forzato con l'aiuto…

2 ore ago

Sassaiola dei tifosi del Paternò contro minivan dei sostenitori ospiti. Tre provvedimenti Daspo

Sono stati individuati dalla polizia i tre ultras del Paternò Calcio che, lo scorso 1…

3 ore ago

Enna, indagati il vescovo Gisana e il vicario Murgano: falsa testimonianza sugli abusi sui minori del sacerdote Rugolo

Era nell’aria da giorni ma ora arriva la conferma. Il vescovo della diocesi di Piazza…

4 ore ago

Caltanissetta, prova a lanciare tra le piante il borsello con la pistola ma viene arrestato

Girava con una pistola nel borsello. Per poi tentare di disfarsene alla vista del posto…

4 ore ago

Scambio politico-mafioso, prescritto l’ex deputato Ars Raffaele Pippo Nicotra

Nessun concorso esterno alla mafia. Solo uno scambio politico-mafioso per le elezioni del 2008. In…

4 ore ago