Zamparini come Moratti e Berlusconi? Il patron rosanero, in una nota affidata al sito ufficiale della società annuncia che non lascia il Palermo, ma cerca nuovi soci , proprio come successo di recente in casa delle milanesi. La volontà è quella di trovare finanziatori stranieri per assicurare il futuro di una società il cui presidente, Zamparini appunto, è in là con gli anni. «Stiamo lavorando con la collaborazione di agenzie specializzate, con diversi contatti – si legge nella nota – sperando di arrivare presto a una soluzione che sia ottimale per il futuro e le ambizioni del Palermo Calcio. Come accaduto in passato ogni anno (vedi cessioni di Barzagli, Toni, Grosso, Amauri, Cavani, Pastore, Dybala e altri) il Palermo ha ceduto i gioielli per volontà di uscita degli stessi giocatori verso grandi club e per il bilancio societario. Quest’anno toccherà a Vazquez che, come annunciato da lui stesso da tempo, non giocherà più nel Palermo malgrado abbia ancora tre anni di contratto».
«Abbiamo per scelta tecnica non rinnovato i contratti di giocatori in età di fine carriera – prosegue Zamparini – così come fatto in passato per calciatori importanti come Corini e Miccoli. Abbiamo ripreso alla guida tecnica una persona seria ed esperta qual è Rino Foschi, con incarico di fare una squadra competitiva con gli attuali mezzi (in attesa di nuovi soci con capitali freschi) e ci riusciremo come già fatto in passato sempre con lui. I mezzi attuali sono quelli di tante società di seconda fascia quali Atalanta, Udinese, Torino, Genoa, Sampdoria, Cagliari e con un monte stipendi giocatori in linea con queste società».
«Zamparini non lascia il Palermo – ribadisce il patron – ma, data la sua età e non avendo più a disposizione risorse economiche per il calcio, cerca il passaggio di mano come già successo alla Roma, al Bologna, all’Inter ed al Milan. La situazione societaria è buona e non riusciamo a capire il disfattismo portato avanti da certe piccole frange minoritarie contro la società ed il presidente. Stiamo concludendo a giorni un accordo con importanti investitori stranieri per il finanziamento della costruzione del nuovo Stadio e del Centro Sportivo e, a brevissimo, ci sarà insieme a loro un incontro con il sindaco Orlando per ottimizzare tempi e strutture per la realizzazione dei progetti: come sempre fatti e non parole».
«Stiamo lavorando perciò come sempre per il bene del futuro Palermo Calcio, con un invito a non dimenticare quale società ha trovato Zamparini al suo arrivo e che società sta per lasciare: un esempio di serietà, correttezza, solidità, immagine per il mondo esterno malgrado il solito autolesionismo palermitano che nasconde la vera Palermo fatta di gente seria, di tifoseria esemplare (non certo i 50 soggetti che hanno voluto dare con bombe carta una immagine non reale), di sicurezza garantita da istituzioni di qualità adeguata, di bellezza e storia fra le migliori al mondo. Io ho grande affetto e stima per la gente di Palermo che quando sono in città mi dimostra di ricambiare con il loro affetto e stima. Lavoriamo per costruire, non per distruggere – conclude Zamparini – E la gente seria di Palermo lo sa».
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