Nuovi volti in casa Palermo: oggi è stato il giorno della presentazione in rosanero di Slobodan Rajkovic, nuovo acquisto della società rosanero: «Ho scelto Palermo perché avevo tanta voglia di cambiare e quindi ho deciso di venire in un club di grandi tradizioni e che ha ottime referenze nel mio Paese. Sono felice di essere qui e sono convinto che questo possa rappresentare un miglioramento nella mia carriera». Difensore roccioso, alto un metro e novantuno per 85 chili, il giocatore ha rivelato di essere già stato vicino ad altri club italiani in passato: «Ci sono state delle altre opportunità, ma ho scelto di arrivare in Italia adesso. Sono convinto che sposare il progetto Palermo sia stata la scelta migliore, ottima per il mio futuro e per la mia famiglia».
Qualche anno fa, a inizio carriera, il giocatore fu acquistato dal Chelsea, ma con il club londinese non è riuscito a collezionare una sola presenza. «L’acquisto da parte del club londinese è avvenuto qualche anno fa. Poi ho giocato in Olanda e in Germania. Gli infortuni fanno parte del calcio, comunque si è trattato di problemi lievi. Adesso sono pronto per questa nuova avventura col Palermo». I rosa giocheranno con una difesa a tre, cosa che sembra non preoccupare il giocatore: «Ho giocato principalmente a tre in Nazionale, prima con Mihajlovic e poi con gli allenatori successivi. Qui in Italia avrò l’opportunità di imparare tanto, ci sono i migliori allenatori al mondo soprattutto dal punto di vista della tattica difensiva».
Lo scorso anno Rajkovic ha militato nel Darmstadt, club di Bundesliga, collezionando soltanto quindici presenze e una rete: «L’anno scorso ho giocato poco perché stavo recuperando dal mio primo infortunio. Inoltre avevo terminato il contratto con l’Amburgo prima di passare al Darmstadt. La mia storia dice che ho sempre giocato tanto». Il serbo si ispira a un giocatore in particolare: «Ho un idolo, mi piace molto Piquè del Barcellona. Quando ho tempo guardo le partite di calcio in tv». Sulla tenuta fisica il difensore non ha particolari dubbi ed è convinto di raggiungere la piena forma in tempi brevi: «Non credo mi manchi molto per ottenere la migliore condizione fisica perché ho già svolto una parte di preparazione con il mio vecchio club. Dopo che sono stato acquistato dal Palermo, ho fatto lavoro individuale e quindi credo mi serva poco per ottenere la forma ottimale».
Di Palermo e del Palermo, il giocatore non conosce molto al momento: «Ho giocato contro Mato Jajalo in Bundesliga più volte. Poi conosco i ragazzi macedoni che sono qui». La scelta di venire a giocare in Italia è stata fortemente consigliata e caldeggiata da personaggi che conoscono bene il campionato italiano: «Non ho parlato con Mihajlovic, ma ho chiesto a qualche compagno di Nazionale, a Kolarov e Caldirola. Ho consultato anche Stankovic. Loro mi hanno parlato molto bene dell’Italia, dicendomi che qui sarei stato il benvenuto. So che qui troverò dei grandi giocatori e dei attaccanti di livello». Il difensore giocherà con la maglia numero cinque: «Si tratta di un numero che mi piace tanto, era libero e l’ho scelto. Mi piace fin da quando ero piccolo e l’ho già avuto in altre squadre».
Per chi viene da altri campionati, non sempre è facile ambientarsi, in particolare per il tipo di calcio che si gioca in Italia: «Non posso dire quanto impiegherò per adattarmi. Questo è solo il mio secondo giorno a Palermo, spero solo di raggiungere un buon livello al più presto. Darò il massimo ogni giorno e in ogni allenamento. Nel più breve tempo possibile mi auguro vedrete il miglior Rajkovic». Il classe ’89, però, ha un’identità ben precisa: «Il mio stile di gioco comprende l’opportunità di poter sfruttare l’elevazione e i colpi di testa. Ho un tipo di gioco abbastanza energico nei confronti degli attaccanti avversari».
C’è una macchia nella carriera del difensore, lo sputo all’arbitro nel corso del match tra Serbia e Argentina alle Olimpiadi di Pechino 2008: «Quello dello sputo è un episodio di cui si è parlato tanto e del quale mi hanno sempre chiesto. Io non sputo per strada alle altre persone, ho un comportamento corretto dentro e fuori dal campo. È stato soltanto un episodio isolato e lontano nel tempo».
Rajkovic è stato annunciato in prima persona dal patron Maurizio Zamparini: «Il presidente è un grande uomo, una grande persona. Sono veramente felice del suo affetto e di essere qui. Lo ringrazio per il suo entusiasmo e per le sue aspettative». La possibilità di riconquistare la maglia della Nazionale serba alletta molto Rajkovic: «Questa è una grande opportunità per me. Ho parlato anche con il ct della Nazionale prima di scegliere Palermo. Il campionato italiano – conclude il serbo – è molto seguito nel mio Paese e quindi voglio sfruttare questa grande opportunità».
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