Nel 2000 fu scelto come miglior giocatore rosanero del ventesimo secolo. Si è spento all’età di 89 anni. Bomber argentino ma panormita d’adozione, negli ultimi anni si commuoveva sempre quando si parlava dei rosa
Palermo, si è spento Ghito Vernazza Addio a una storica bandiera rosanero
È morto all’età di 89 anni Santiago Vernazza, soprannominato Ghito: attaccante amatissimo dai tifosi, che vestì la maglia del Palermo tra la fine degli anni ’50 e il 1960. In rosanero Vernazza realizzò la bellezza di 51 reti in 115 apparizioni. Il club rosanero ha espresso il suo cordoglio attraverso una nota pubblicata sul sito ufficiale della società: «Il patron Maurizio Zamparini – si legge su palermocalcio.it – e tutta l’U.S. Città di Palermo esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di Santiago Ghito Vernazza, bomber amatissimo dai tifosi del Palermo, che in rosanero ha collezionato 115 presenze e 51 gol tra il 1957 al 1960».
Vernazza era arrivato al Palermo, neopromosso in serie A, nel mercato invernale del 1957. Nella prima stagione è subito retrocesso in serie B venendo fischiato dai tifosi per poi entrare comunque di diritto nel loro cuore. Negli ultimi tempi si commuoveva sempre quando si parlava di Palermo. Nell’aprile 2009 è stato premiato in città (dove era arrivato insieme alla moglie Carmen) prima della partita contro il Torino e in quell’occasione ha partecipato anche a diverse iniziative del settore giovanile. Nel 2000, al Palazzetto dello Sport, Vernazza fu premiato e nominato miglior giocatore rosanero del ventesimo secolo.
Tra le gesta da ricordare con la maglia rosanero si annoverano un gol su punizione da circa quaranta metri contro l’Alessandria e una tripletta contro il Como negli ultimi sei minuti con il Palermo sotto di un gol. Inoltre, in occasione di un Inter-Palermo terminata 3-3, fu anche allenatore-giocatore in quanto poco prima della partita il tecnico Cestmir Vycpàlek, fu esonerato per volontà del segretario Totò Vilardo. In Italia ha vestito anche le maglie di Milan e Lanerossi Vicenza, ma prima di venire a Palermo fu anche una bandiera del River Plate, squadra con cui ha conquistato quattro campionati argentini in cinque anni, diventando capocannoniere nel 1956.