È il dato più basso dei quindici anni di gestione Zamparini: lo scorso anno le tessere vendute furono poco più di seimila, l’ultima stagione in B si superò la soglia dei cinquemila. Sabato sarà già campionato, ma si giocherà in uno stadio quasi deserto
Palermo, record negativo per gli abbonamenti Staccate meno di duemila tessere stagionali
Sono lontanissimi i tempi d’oro in cui a Palermo si registrava il sold out di abbonati, come nella stagione 2004/05 (la prima in serie A dell’era Zamparini), in cui furono venduti 32.847 abbonamenti. In sostanza, uno stadio pieno, per tutta la stagione, di aficionados che avrebbe seguito il Palermo nel corso di tutto il campionato. Quest’anno invece è stato ritoccato, in negativo, il record di tessere stagionali vendute: non c’è ancora il dato definitivo, ma sono circa duemila, il numero più basso degli ultimi quindici anni. Per la verità, anche nel 2005/06, dopo la stagione del tutto esaurito e il campionato terminato al sesto posto in classifica (con conseguente qualificazione in Coppa Uefa), fu nettamente inferiore al primo anno di serie A, con ottomila abbonati in meno. Numeri che fanno capire che, al di là dei proclami, per il tifoso medio la categoria in cui giocherà la squadra conta eccome.
Ma dietro a questo risultato non c’è solo questo: sono tanti, infatti, quelli che non hanno voluto confermare o sottoscrivere l’abbonamento perché dopo la mancata cessione della società a Baccaglini o a chiunque altro (l’importante per molti è che non sia Zamparini a restare in sella), i tifosi non hanno voluto neppure “regalare” i propri soldi al club per seguirlo da vicino. Lo scorso anno, nonostante la squadra fosse in serie A, non si toccò neppure quota diecimila e gli abbonamenti staccati furono soltanto 6.323. I numeri di quest’anno, poi, sono ancora più bassi dell’ultimo campionato di serie B, quello del 2013/14 poi vinto, quando le tessere vendute furono 5.239. Distante anni luce, invece, il dato della stagione 2003/04, quello dello storico ritorno in A dei rosanero dopo 32 anni di purgatorio, quando i tifosi, spinti anche dall’entusiasmo di una squadra che veniva costantemente rinforzata per essere la corazzata del campionato e poi vincerlo, fecero registrare code ai botteghini e gli abbonamenti venduti furono 12.771.
Sabato, intanto, sarà già campionato: la truppa guidata da mister Tedino dovrà affrontare uno Spezia con ambizioni ridimensionate rispetto agli ultimi anni. Il costo dei biglietti va dai 9 euro per la curva, a quelli per la gradinata (dai 12 ai 20 euro), mentre per la tribuna ci vorranno dai 30 ai 150 euro. Passando al campo, il tecnico dovrebbe puntare sul 3-4-2-1 con Trajkovski e Coronado alle spalle di Nestorovski, anche se non è da trascurare l’ipotesi La Gumina che potrebbe affiancare il numero 30 al posto del macedone con la maglia numero 7. A centrocampo si candida per una maglia da titolare Gnahoré, mentre sulla destra giocherà ancora Morganella, con Rispoli in panchina. Pacchetto difensivo già definito con Posavec in porta e Cionek, Stuna e Bellusci a comporre la retroguardia. Sabato sera, però, si giocherà davanti a uno stadio praticamente deserto. E non soltanto perché è agosto…