Molti tra gli addetti ai lavori sostengono che Palermo-Napoli sia una gara con un esito scontato: netta la superiorità dei partenopei rispetto ai rosanero. Esiste, tuttavia, una minoranza con una posizione meno drastica in base alla quale il Napoli, pur avendo i favori del pronostico, dovrà sudare domani sera per conquistare l’intera posta in palio al Barbera. Un partito al quale si è iscritto il tecnico Bortolo Mutti, doppio ex sulla panchina dei rosanero – in B nel 2001/02 e successivamente in serie A nella stagione 2011/12 subentrando al posto di Devis Mangia – e dei partenopei – fu il primo di quattro allenatori che si avvicendarono nel campionato 1997/98 culminato con la retrocessione tra i cadetti -.
«Il Napoli parte favorito ma i rosanero non partono sconfitti – ha sottolineato a MeridioNews – In campo andranno due squadre e i partenopei dovranno fare attenzione alle motivazioni di un Palermo proiettato verso la nuova gestione». Il nuovo corso rosanero è targato Novellino, tecnico subentrato al dimissionario Iachini e chiamato a risollevare le sorti di una squadra disorientata da continui ribaltoni: «Novellino è un allenatore a cui non manca certamente l’esperienza. E’ un momento difficile ma penso che potrà svolgere un buon lavoro dando equilibrio e sistemando alcune situazioni anche dal punto di vista psicologico». Il tecnico di Montemarano dovrà toccare le corde giuste e creare le premesse (tecniche e caratteriali) per la conquista della salvezza: «La situazione non è compromessa – spiega Mutti – la salvezza è un obiettivo ancora alla portata. Il Palermo sta vivendo un momento particolare ma bisogna reagire e, se anche l’ambiente darà una mano alla squadra, la strada verso il traguardo sarà meno complicata. A Zamparini – ha aggiunto il tecnico bergamasco – nell’ultimo periodo la situazione è un po’ sfuggita di mano ma resta sempre lui il motore trainante».
La salvezza passa, in casa rosanero, anche attraverso le intuizioni in campo degli elementi di maggiore qualità. L’unico in grado di spostare gli equilibri di una partita è certamente Vazquez che domani sera collezionerà la presenza numero 101 con la maglia rosanero. La prima risale all’8 gennaio 2012 in occasione, ironia della sorte, di una gara interna con il Napoli. L’allenatore di quel Palermo era proprio Bortolo Mutti: «Vazquez ha avuto una crescita esponenziale rispetto al periodo in cui l’ho fatto esordire. Ha maturato esperienza e ora è in possesso dei requisiti giusti per essere un leader. In questa stagione ha avvertito in diverse circostanze il peso della responsabilità sapendo di essere un giocatore in grado di cambiare il volto di una gara ma anche lui ha bisogno del supporto della squadra. Franco è un giocatore di grande disponibilità e gli auguro le migliori fortune, sia sul fronte Nazionale che in ottica di un grande club».
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