Il collettivo Offline di Palermo è tornato a colpire. Una settimana fa aveva tappezzato la città con i manifesta di Totò Cuffaro con l’aureola. Adesso, invece, protagonisti dei cartelloni sono Giancarlo Cancelleri e Caterina Chinnici. L’ex viceministro del Movimento cinque stelle e l’ex candidata alla presidenza della Regione per il Partito democratico che, di recente, sono entrambi entrati a fare parte del partito azzurro. Nella zona del tribunale, in via Volturno, in via Generale Magliocco, in piazza Verdi e in Piazza San Francesco di Paola a Palermo sono stati affissi i manifesti del collettivo artistico palermitano. Nel primo, c’è l’ex viceministro grillino che sventola delle banconote che tiene in mano mentre si staglia su Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri. Accanto la scritta Forza mafia, sotto lo slogan Ohana significa famigghia. Una citazione presa in prestito dal cartone animato Disney Lilo e Stitch e riadattata tra l’hawaiano e il siciliano. L’altro manifesto, invece, è una foto in bianco e nero di Rocco Chinnici. Il magistrato ucciso dalla mafia a Palermo nel luglio del 1983, che è padre di Caterina Chinnici. «Scusate, puru me figghia è na niagghia! (pure mia figlia è una nullità, ndr)». Una frase che è un rimando ai cartelloni che Offline aveva realizzato nel settembre del 2022. In quel caso, il protagonista era il generale Carlo Alberto dalla Chiesa con l’espressione dispregiativa rivolta nei confronti della figlia Rita che era candidata per le elezioni politiche in Puglia con Forza Italia.
«Proseguendo la sua campagna acquisti, Forza Italia si è messa il profumo senza fare la doccia», si legge in una nota del collettivo Offline. La stessa in cui gli attivisti ci tengono a precisare di non avere «mai attaccato alcun partito di destra o di altro orientamento politico. Invece, ci siamo sempre soffermati sulla questione morale, perché fare politica in Sicilia oggi significa essere inequivocabilmente antimafiosi. È vergognoso – aggiungono – che un uomo da anni coinvolto politicamente nella lotta alla mafia, come Giancarlo Cancelleri, faccia adesso parte della famigghia. Ancora più vergognosa è l’adesione di Caterina Chinnici, figlia del creatore del pool antimafia». In conclusione, gli attivisti del collettivo artistico palermitano si rivolgono a Chinnici e Dalla Chiesa: «Portando un cognome come il loro, non può giustificarsi l’adesione a un partito Amico degli Amici. I nostri manifesti – ci tengono a sottolineare – non sarebbero mai esistiti se si fossero iscritte a un qualsiasi altro partito di destra. L’eredità lasciata dai nostri martiri – concludono da Offline – supera quella genetica e vive nella moltitudine dei figli morali che hanno generato con il loro sacrificio».
«Apprendiamo con profondo sconcerto dei manifesti affissi a Palermo contro gli onorevoli Giancarlo Cancelleri e Caterina Chinnici, che da poco hanno deciso di aderire a Forza Italia. Fermo restando che in democrazia si può sempre esprimere il dissenso, il metodo e le parole usate ci lasciano sdegnati». È questo il commento del coordinatore di Forza Italia in Sicilia Marcello Caruso. «Non accettiamo lezioni di antimafia da nessuno – sottolinea Caruso – ricordando, ancora una volta, che le leggi più dure nella lotta alla mafia sono state fatte dal presidente Berlusconi e non certo dalla sinistra. A Cancelleri e Chinnici – conclude il coordinatore forzista – va la nostra totale solidarietà, insieme a una rinnovata e assoluta stima».
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