Palermo: l’Ersu è un ente fantasma, gli studenti contro l’assessore Scilabra: “Traditi da una collega”

Le associazioni studentesche sono inferocite. L’Ersu di Palermo resta, infatti, un ente fantasma. In un comunicato congiunto puntano il dito contro l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione, Nelli Scilabra, e non esitano a definirsi “traditi” da una studentessa (l’assessore, appunto) come loro:

“L’Ersu di Palermo, dopo ben 17 mesi, continua ad essere privo di un Presidente e di un Consiglio di Amministrazione. I Rappresentanti degli Studenti, eletti nella tornata elettorale del 4 dicembre 2013, attendono ancora la possibilità di poter esercitare il proprio compito, all’interno di un Consiglio di Amministrazione legittimato a governare- scrivono le associazioni studentesche- Inoltre, in data 5 maggio 2014, veniva nominato, per l’ennesima volta, un Commissario ad Acta al fine di provvedere a tutti gli adempimenti indifferibili ed urgenti.
Sono tanti e diversi i quesiti che poniamo ormai da oltre un anno al Governo Regionale, nelle figure del Presidente Rosario Crocetta e dell’Assessore all’Istruzione e alla Formazione Nelli Scilabra e che ancora sono in attesa di risposte concrete. Quesiti che riportiamo di seguito:
• Non rientrano tra gli adempimenti indifferibili ed urgenti l’approvazione del bilancio 2014 dell’ente e l’approvazione del nuovo bando per l’anno accademico 2014/2015? Non consentire ai Rappresentanti degli studenti (democraticamente eletti) di partecipare ai suddetti lavori, vorrebbe dire privare gli studenti di quella funzione di controllo e di impulso, proveniente da chi realmente usufruisce dei servizi offerti dall’ente.
• A quanto ammonterà il contributo di funzionamento degli Ersu siciliani azzerato a seguito dell’impugnativa da parte del Commissario dello Stato? Perché il Governo Regionale nella c.d. “manovrina” ha ritenuto gli Ersu siciliani vittime sacrificali, tagliando perfino i 2,3 milioni di euro rimasti immuni all’impugnativa? Lo scorso anno sono stati previsti 16,3 milioni di euro. Fondi che avevano già subito un forte ridimensionamento, se si considera che nel 2010 ammontavano a circa 23 milioni. Ad oggi la paura che l’Ersu di Palermo non possa adempiere gli impegni assunti con i fornitori dei vari servizi, tra i quali il servizio di ristorazione e le varie utenze (come luce, acqua e gas), inzia ad essere reale.
• L’Ersu di Palermo attende ancora circa 2,8 milioni relativi al contributo di funzionamento del 2013. Quando intende questo Governo Regionale trasferire i suddetti fondi?
• Quando verranno ripartiti ed erogati i fondi MIUR, trasferiti alla Regione Sicilia il 5 dicembre 2013, pari a euro 5.117.698,00?
• Quando verranno indette le elezioni per il rinnovo delle restanti componenti del Consiglio di Amministrazione?
• Quando intende l’Assessore Nelli Scilabra nominare il Presidente dell’Ersu di Palermo?
La nostra collega – sottolineano gli studenti- ha sempre trovato il tempo per emanare i vari decreti di nomina dei commissari susseguitesi da marzo del 2013 fino ad ora. Già il 19 febbraio scorso l’Assessore, attraverso delle dichiarazioni rilasciate su “livesicilia”, rassicurava gli studenti circa la nomina del Presidente, che sarebbe dovuta arrivare entro un mese. La stessa rassicurazione ci veniva data quasi un mese dopo, durante l’incontro, da lei voluto, con i Rappresentanti degli studenti agli organi superiori degli Atenei siciliani, tenutosi presso l’assessorato all’Istruzione e alla Formazione, in data 13 marzo, dove ci veniva chiesto un ulteriore mese di pazienza. Siamo a maggio ma del Presidente neanche l’ombra.
Crediamo che debba essere priorità di questo Governo Regionale garantire sempre e comunque il diritto allo studio. Un ente di così vitale importanza per gli studenti non può essere vittima di vortici politici.
Ci chiediamo, inoltre, a cosa sia dovuto l’immobilismo da parte di alcune associazioni studentesche dell’Ateneo di Palermo, che si proponevano di rappresentare gli studenti nelle recenti elezioni di dicembre, continuando ancora oggi a dichiararsi dalla parte degli studenti”.
#traditidaunostudentecomenoi
#stanchideifalsiproclami


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