Il confronto con una big dà lustro all’ultimo appuntamento del girone di andata rosanero. Domani sera al Barbera arriverà la Roma intenzionata a dare continuità alla striscia positiva (la serie utile dura da otto giornate con cinque vittorie e tre pareggi) per legittimare le proprie ambizioni e non perdere ulteriore terreno dalla capolista Juventus, avanti di tre lunghezze. Che Palermo si presenterà alla serata di gala con i giallorossi? Una squadra come quella di Iachini, abituata a sudare con la tuta da operaio, riuscirà a trovare le risorse per indossare lo smoking e competere con la seconda forza del campionato? Certamente la strada si preannuncia in salita. Un tratto reso ancora più ripido dalla forza di una Roma che, alle dipendenze di Garcia, ha recuperato la propria dimensione creando, almeno nel panorama nazionale, i presupposti per il definitivo salto di qualità.
Sulla carta la sfida è impari ma il campo, a volte, può delineare nuovi scenari e ribaltare i pronostici della vigilia. Gli uomini di Iachini, peraltro, avranno un surplus di motivazioni alimentato dalla voglia di riprendere il cammino interrotto domenica scorsa a Firenze dopo nove risultati utili consecutivi. Maresca, uno dei senatori dello spogliatoio, nei giorni scorsi ha detto che il Palermo non può permettersi di rinunciare a lottare solo perché si troverà di fronte una squadra più forte. Per consolidare il proprio percorso in vista del traguardo finale bisogna cercare di vincere anche contro le big. È questo lo step che devono superare i rosanero se vogliono compiere un ulteriore passo avanti nella loro scalata verso nuovi orizzonti di gloria.
La Roma parte favorita ma il Palermo, che in questo girone di andata ha fatto quasi sempre bella figura con le grandi come dimostrano il successo a San Siro contro il Milan o i pareggi contro Inter e Napoli, ha i mezzi per fare l’impresa. Le assenze a centrocampo degli squalificati De Rossi e Nainggolan e le non perfette condizioni di Totti (reduce da una botta al costato e dall’influenza) riducono il potenziale dei capitolini e, nell’economia del match, potrebbe avere un ruolo importante anche il vantaggio psicologico dei padroni di casa che, avendo meno da perdere rispetto all’avversario, potranno scendere in campo con la mente più libera. Le uniche interferenze, semmai, arrivano dalla situazione di incertezza determinata in questo momento dai continui rumors di mercato e dagli sviluppi legati ai rinnovi contrattuali che coinvolgono diversi elementi dell’organico. Il caso più spinoso riguarda il difensore Munoz, con il contratto in scadenza a giugno, che domani potrebbe essere escluso dalla formazione titolare (al suo posto si candida Vitiello) in attesa di una schiarita e di una risposta definitiva del suo entourage alla proposta formulata dalla società (triennale da circa 800mila euro a stagione). «Tra stasera e domani mattina avrò un colloquio con il ragazzo per capire come sta affrontando il momento da un punto di vista psicologico – ha spiegato il tecnico Iachini – poi decideremo cosa fare. Ci sono delle situazioni che si stanno evolvendo ed è giusto monitorarle se queste possono creare imbarazzo. Zamparini ha dichiarato “O firma o non gioca?” Sono cose della società. Il club ha fatto la sua proposta al giocatore. Vedremo che succederà, se non ci saranno più i presupposti per andare avanti insieme bisognerà fare delle valutazioni».
Diametralmente opposta la vicenda Vazquez. Il fantasista, accompagnato dal suo agente Fernando Cosentino, ieri sera ha raggiunto in sede l’accordo con il club di viale del Fante per il prolungamento del contratto sino al 2019 (il precedente sarebbe scaduto nel 2016) a 800mila euro annui più bonus. Una fumata bianca, ufficializzata dal Palermo, che potrebbe avere effetti positivi anche in campo dove El Mudo potrà dialogare nuovamente con il suo interlocutore preferito, il connazionale Dybala che ha smaltito il problema muscolare al polpaccio sinistro avvertito a Firenze durante il riscaldamento pre-partita e che, salvo novità dell’ultim’ora, torna a disposizione di Iachini. Sono 24 i convocati del tecnico marchigiano che, nella linea a tre difensiva, dovrebbe confermare Feddal al posto di Andelkovic.
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