Palazzo Adriano, parla il neosindaco Nicola Granà «Vogliamo triplicare il numero dei turisti in arrivo»

È quasi frastornato Nicola Granà. La vittoria elettorale a Palazzo Adriano è avvenuta una settimana fa. Ma la bacheca Facebook del neosindaco viene ancora inondata di auguri. «Non ho avuto tempo di rispondere a tutti: sono stato sommerso da chiamate e messaggi – dice quasi incredulo il neosindaco –  Sto ancora smaltendo gli arretrati. Mi ha fatto piacere ricevere gli apprezzamenti soprattutto dalle fasce più giovani. C’era effettivamente una gran voglia di cambiamento, visto che nel passato non abbiamo avuto dei buoni momenti. Per questo la gente ha voluto voltare pagina, guardando al futuro con una squadra giovane». 

Il piccolo paese dei Monti Sicani esce da due anni di commissariamento. E la discreta percentuale di votanti conferma che c’era voglia di politica. «Il Comune è stato lasciato dalla commissione prefettizia in ottime condizioni – afferma il 38enne primo cittadino – Purtroppo troviamo un ufficio tecnico che, dopo il pensionamento di un tecnico, deve ripartire». Per farlo Granà ha individuato una serie di ricette. «Il turismo dovrebbe essere il traino della nostra economia, specie se si considerano le caratteristiche urbanistiche, morfologiche e ambientali di Palazzo Adriano. Vogliamo triplicare il numero dei turisti in arrivo che già abbiamo. Creeremo nuove infrastrutture e nuovi servizi per i visitatori».

E sull’emigrazione, specie giovanile, che attanaglia tutta la Sicilia e in particolar modo l’entroterra il primo cittadino dimostra di avere le idee chiare. «Vogliamo puntare sulla cultura, gli abitanti devono poi essere preparati ad affrontare il mondo del lavoro. Oggi le società sono in movimento, l’emigrazione è un fenomeno naturale nel mondo. Per questo dobbiamo puntare a far tornare chi è andato via o quantomeno a fare in modo che chi va via possa farlo acquisendo competenze che può sviluppare per il territorio».

Ad essere apprezzata è stata anche la creazione di una lista civica, fatta perlopiù di giovani, che ha ottenuto quasi 400 voti di distacco dallo sfidante Giuseppe Alessi (già sindaco nei primi anni del Duemila). Granà è proprietario di un resort a conduzione familiare che, a causa dei lavori sulla strada a scorrimento veloce Palermo-Agrigento, ha dovuto riconvertirlo in un centro di accoglienza per richiedenti asilo. E che ora, vista la stretta del governo nazionale sui nuovi arrivi migratori, potrebbe ulteriormente rimettersi in gioco. Segno, insomma, che Granà conosce in prima persone le dinamiche economiche. Proprio per questo afferma che «le nuove logiche territoriali sono sempre meno assistenziali, per questo noi punteremo sull’imprenditoria e sulla possibilità di fare investimenti quio». 

Tra le promesse elettorali c’è inoltre l’apertura di un ufficio per la progettazione comunitaria, in modo da rilanciare il paese. Uno sguardo ad ampio raggio, insomma, che allo stesso tempo resta legato al territorio. E, appena eletto, subito una nuova notizia per Granà e in generale per il paese noto per essere stata la piazza principale del film Nuovo Cinema Paradiso. Vale a dire il finanziamento della strada Bivona-Palazzo Adriano, annunciata dall’ex deputato regionale Giovanni Panepinto dopo un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico: un’arteria attesa da anni che potrebbe consentire ai Monti Sicani di uscire dall’isolamento. 

«Ci consentirà di avere una connessione con i terreni pianeggianti che sono quelli dell’agrigentino – conferma il sindaco . Palazzo Adriano è in una zona montuosa, ma il territorio è molto vasto e quindi vogliamo puntare anche sulla possibilità di sfruttare prodotti locali che finora sono stati considerati secondari. Noi ci affacciamo sulle zone di Lucca Sicura, Burgio, Villafranca e dove ci sono produzioni importanti da promuovere».


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