Omicidio di Emanuele Burgio, niente ergastolo: confermate le condanne di primo grado

Confermate le condanne di primo grado. La corte d’Appello di Palermo ha confermato la sentenza del 9 giugno 2023 per l’omicidio di Emanuele Burgio. Quella sentenza aveva assolto Domenico Romano e condannato a 18 anni Matteo Romano – quale autore materiale dell’omicidio – e Giovan Battista Romano, accusato di aver portato la pistola sul luogo del delitto. La procura aveva chiesto la condanna all’ergastolo per tutti gli imputati. In primo grado erano cadute le aggravanti della premeditazione e del metodo mafioso, per questo la pena inflitta era stata ridotta di un terzo, in virtù della concessione della riduzione prevista per il rito abbreviato.

Inoltre, quando la pena sarà definitiva, Matteo e Giovan Battista Romano – che non avevano proposto appello – godranno di un ulteriore sconto (un sesto della pena) previsto dalla legge Cartabia per chi a seguito di una condanna arrivata con il giudizio abbreviato non impugna la sentenza. Emanuele Burgio sarebbe stato assassinato al culmine di una lite in via dei Cassari, a Palermo. Lo scontro – che sarebbe arrivato al culmine di precedenti tensioni – era stato ripreso dalle telecamere presenti nella strada del mercato storico della Vucciria.


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