Si è rivelato inutile l'intervento chirurgico per la 41enne Sandra Milena Garcia Rios, ferita con un coltello dalla 46enne originaria della Romania. La vita nello stabile di via Stazzone sarebbe stata particolarmente movimentata. Tra denunce e lamentele
Omicidio dopo lite tra vicine, parla il legale della vittima «Condomini si lamentavano dell’aggressività della donna»
Un taglio, all’altezza dello stomaco, così profondo da provocarle una emorragia interna a cui i medici dell’ospedale Garibaldi centro di Catania non hanno potuto porre rimedio. Così è morta alle 13 di ieri Sandra Milena Garcia Rios (nella foto), 41 anni e mamma di due bambini. La donna, originaria della Colombia, è stata ferita con un coltello nella tarda serata di mercoledì da Georgia Colesnicenco, 46 anni, nata in Romania. La lite, come ricostruito dalla polizia che in un primo momento aveva arrestato la donna con l’accusa di tentato omicidio, sarebbe scaturita da un diverbio condominiale, avvenuto in un complesso residenziale di via Stazzone, una traversa del viale Mario Rapisardi. Una storia il cui finale sembrava già scritto.
Da un lato Colesnicenco, donna sola e, secondo Ivan Maravigna, l’avvocato che la difende, «ostracizzata perché straniera» dai condomini. Gli stessi che, stando alla ricostruzione del legale, negli ultimi anni l’avrebbero presa di mira – insieme al suo gatto – con lanci di candeggina sui vestiti e insulti. «Il gesto è assolutamente da condannare – aggiunge il penalista – ma la mia assistita, che ha più volte denunciato le vessazioni alle autorità, era stata pure costretta a rivolgersi a un medico per un permanente stato d’ansia, panico e depressione». Lo ricostruzione, però, non sarebbe per tutti uguale. Stando a quanto verificato da MeridioNews, nelle ultime settimane, diversi condomini avrebbero inoltrato dei messaggi all’amministratore dello stabile. «Si lamentavano per l’atteggiamento, a quanto pare scontroso, di Colesnicenco. Questi messaggi – spiega al nostro giornale l’avvocato Dario Mori, che assiste il marito della vittima – verranno prodotti agli atti dell’inchiesta».
Ma cosa c’è dietro l’accoltellamento? Stando alla ricostruzione della polizia, intervenuta sul posto insieme al 118, Colesnicenco avrebbe battuto i pugni sui muri del suo appartamento, forse perché infastidita dagli schiamazzi provenienti dall’abitazione del fratello della vittima. Intorno alle 23 Garcia Rios, insieme al parente, decidono di suonare al campanello della 46enne. Pochi attimi e sarebbe scattata l’aggressione, a quanto pare utilizzando un coltello da cucina con una lama lunga circa 20 centimetri. «La donna aveva l’arma nei pressi dell’ingresso – aggiunge Mori – segno della premeditazione». Subito dopo l’aggreditrice si sarebbe chiusa in casa e, dopo essersi spogliata, avrebbe lavato l’arma del delitto. Il coltello è stato poi recuperato nello sgocciolatoio del lavandino dagli agenti.
Garcia Rios, invece, è stata trasferita d’urgenza e in gravi condizioni all’ospedale Garibaldi e sottoposta a un delicato intervento chirurgico che, però, non è riuscito a salvarle la vita. Il caso sembra chiuso ma l’avvocato Maravigna ha già annunciato di avere intenzione di chiedere al giudice per le indagini preliminari l’incidente probatorio con perizia psichiatrica per la sua assistita. «Era una donna educata e gentile – spiega – bisogna capire se quando ha colpito la vicina era capace di intendere e di volere». Il corpo della vittima, intanto, è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale Policlinico dove verrà eseguita l’autopsia. La procura ha aperto un fascicolo affidato alla magistrata Alessandra Tasciotti.
Garcia Rios lascia il marito pizzaiolo e due figli. La vittima, che era in attesa della cittadinanza italiana, lavorava proprio nella pizzeria d’asporto di famiglia nei pressi di via Giacomo Leopardi. «Arrivederci. Sei la donna più importante della mia vita. Riposa in pace. Sei e sarai per sempre la mia luce», è stato l’ultimo ricordo del marito affidato a un post sul suo profilo Facebook.