Come sarà il nuovo lungomare di Catania: addio al cavalcavia di Ognina, arriva la ztl

«Rispetto a quello che abbiamo visto e ascoltato posso dire di essere rimasto senza parole». Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha messo il sigillo dell’entusiasmo alla presentazione del piano strategico di rigenerazione urbana della linea costiera che collega piazza Europa a piazza Mancini Battaglia. Si tratta di quasi tre chilometri di costa già interessati da un investimento complessivo di 57 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti ulteriori 19 milioni di euro per degli interventi complementari. Nell’elenco c’è il collegamento Rotolo-Europa, il nuovo parcheggio scambiatore Acicastello. Nell’ambito dello stesso piano rientra la già avvenuta riqualificazione di una parte di piazza Nettuno, piazzale Sciascia e piazza Europa. Cuore centrale di tutta l’operazione sarà però il borgo marinaro di Ognina. Ieri, durante un incontro a palazzo della Cultura, sono stati illustrati i dettagli del concorso di progettazione, bandito dal Comune di Catania e vinto dallo studio associato di architettura Bodàr di Barcellona Pozzo di Gotto. Una selezione articolata su due fasi con la partecipazione di 50 progetti e una scrematura che ha portato alla selezione di cinque proposte finaliste.

«La piazza del borgo di Ognina aveva un rapporto diretto con il mare, poi violentato con la costruzione del viadotto», spiega al pubblico in sala l’architetto Francesco Messina. L’intervento più importante riguarderà proprio la demolizione del cavalcavia così da «recuperare uno spazio per la socialità – continua Messina – e facendo interagire nuovamente la città con il mare riconnettendo i due tratti stradali al livello della piazza». Per illustrare concretamente il progetto è stato allestito un plastico all’ingresso della sala e alcune slide con un masterplan. Nel nuovo tratto, da piazza Nettuno a poco prima di piazza Mancini Battaglia, all’incrocio con via Messina, c’è anche l’idea di realizzare una zona a traffico limitato che permetterà l’accesso in auto soltanto ai residenti, con zona 30, attraverso quelli che sono stati definiti «due varchi controllati». Il primo proprio in via Messina e l’altro in via Anfuso, nei pressi dell’istituto nautico. Davanti alla scuola «verrà realizzata una grande pensilina triangolare – continua Messina – che sarà anche al servizio della comunità scolastica». Un altro «episodio architettonico», ossia una copertura, è prevista in corrispondenza del porticciolo con «uno spazio a gradoni coperto, pensato come area mercatale o punto di ritrovo». Per le biciclette rimarrà tutto invariato o quasi. Nel senso che la ciclabile rimarrà al suo posto ma non è ancora chiaro se transiterà davanti la chiesa di Ognina o verrà spostata in via Imbert e via Parrocchia per poi ricongiungersi sull’attuale linea in direzione piazza Mancini Battaglia.

La proposta di Bodàr prevede anche di rivedere il verde pubblico lungo il waterfront con un importante incremento di alberi e piante su una doppia linea. «Abbiamo fatto uno studio sulle specie vegetali – continua l’architetto – saranno resistenti alla salsedine marina e con poco bisogno d’acqua». Secondo i progettisti, sarà possibile superare eventuali resistenze riguardanti l’introduzione della zona a traffico limitato: «Avremo una riduzione media degli incidenti del 30 per cento e l’incremento del fatturato delle attività commerciali fino al picco del 50 per cento». «Ogni volta che c’è un cambiamento c’è una fase di adattamento – spiega il sindaco Trantino – ma riteniamo che questa sarà la scelta vincente perché laddove si tolgono le automobili si registra un aumento delle persone. Vogliamo una visione europea della città. Bisogna cancellare quella fase fatta di rassegnazione e pigrizia verso il futuro».

L’incontro pubblico, in una sala gremita, non ha previsto però la possibilità di interventi da parte dei presenti. «Sindaco è possibile avere una email alla quale scrivere perché ci sono anche delle critiche importanti su questo progetto», spiega un cittadino dalla platea. Trantino non si tira indietro, fornisce un indirizzo email e assicura che ci sarà la possibilità di organizzare altri incontri, anche ad Ognina, per discutere e ascoltare. «La gara dovrebbe essere pubblicata entro il 30 giugno – spiega – ma anche dopo ci sarà la possibilità di piccole rimodulazioni o correttivi. Questa è un’operazione a vincere per tutti». Con questo nuovo programma di lavori potrebbe risolversi definitivamente anche la questione legata all’istallazione di un cancello per l’accesso al porto Rossi. Operazione – fatta per questioni di sicurezza pubblica dopo i danni causati dalle mareggiate – che ha suscitato diverse polemiche. Il 10 aprile 2024, la Struttura ambiente ha emanato un’ordinanza stabilendo che il cancello deve restare aperto per i pedoni (anche se può essere chiuso solo in caso di allerta meteo), con obbligo per la società responsabile di segnalare eventuali pericoli.


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