E’ in corso, anche in provincia di Palermo, l’attività finalizzata al riscontro del mantenimento dei requisiti psico-fisici in capo ai detentori di armi. Negli ultimi mesi, numerosi cittadini, detentori di armi, sono stati invitati, dai competenti Uffici di Pubblica Sicurezza, a presentare un aggiornato certificato medico, che attesti la permanenza degli originari requisiti psico-fisici al porto e alla detenzione delle armi.Questodipende daldecreto legislativo n. 121 del 2013in vigore dal 5 novembre 2013che ha previsto all’art. 6 c. 2, nei confronti dei meri “detentori” l’obbligo dipresentazione –una tantum– del certificato medico, attualmente previsto dall’art. 35 c. settimo delT.U.L.P.S., entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore deld.lg.in esame, ovvero entro il 04 maggio 2015. Inoltre, il comma 2 in questione, prevede che anche oltre il termine del4 maggio sia sempre possibile, per l’interessato, presentare il certificato medico entro trenta giorni successivi al ricevimento della diffida da parte dell’ufficio di pubblica sicurezza competente.
Dunque, entro il prossimo 4 maggio 2015, i soggetti detentori di armi dovranno produrre il certificato medico previsto per il rilascio del nulla osta all’acquisto/detenzione di armi, salvo che non sia stato già prodotto nei sei anni antecedenti alla data del 5 novembre 2013 (come nel caso dei titolari di licenza di porto d’armi in corso di validità).
Il certificato medico in questione è rilasciato dal medico provinciale o dall’ufficiale sanitario(attualmente ASL) o da un medico militare; dallo stesso deve risultare che il richiedente non è affetto da malattie mentale oppure da vizi che ne diminuiscono, anche temporaneamente, la capacità d’intendere e volere. Il richiedente, sottoponendosi agli accertamenti, è tenuto a presentare un certificato anamnestico, rilasciato dal medico di fiducia, di data non anteriore a tre mesi. Il medico accertatore potrà richiedere, ove ritenuto necessario, ulteriori specifici esami o visite specialistiche, da effettuarsi presso strutture sanitarie pubbliche.
E’ chiaro che il privato detentore potrà presentare spontaneamente il certificato in questione all’Ufficio di Pubblica Sicurezza(Commissariato di P.S. o Stazione dei Carabinieri) competente per territorio, ovvero senza attendere il provvedimento di diffida da parte dell’Ufficio medesimo.
La Questura invita gli interessati a collegarsi al sito della polizia di stato (www.poliziadistato.it), all’interno della sezione dedicata al cittadino, cliccando successivamente alla voce ‘armi’, al fine di conoscere maggiori dettagli.
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