Tra poche ore le spiagge della Sicilia verranno prese d'assalto da migliaia di persone, vogliose di trascorrere sotto le stelle una delle serate più attese. Accanto al fascino del mare, però, attecchiscono anche comportamenti incivili e veri e propri illeciti. A partire dal montare le tende o abbandonare la spazzatura
Notte di Ferragosto, tra bagni e divieti Pianificati i controlli delle Capitanerie
Chitarre, giochi, bagni sotto le stelle ma anche tanti divieti. La prossima notte per migliaia di persone sarà quella per eccellenza da trascorrere a due passi dal mare. Rituale d’estate che, però, ogni anno porta con sé anche una serie di comportamenti che, sorto il sole e passata la festa, riportano l’attenzione sul poco rispetto per la cosa pubblica. In questo caso le spiagge che si riscoprono improvvisate discariche con rifiuti di ogni tipo abbandonati tra sabbia e sassi.
E se per quanto riguarda la spazzatura non ci sarebbe bisogno di sottolineare come sia vietato lasciarla sui litorali, poco si sa sul resto di pratiche che, non solo per buona educazione ma per prescrizione di legge, andrebbero adottate quando si va al mare. A maggior ragione, quando lo si fa insieme ad altre migliaia di persone. A far rispettare la normativa saranno le forze dell’ordine, con un impegno in prima linea da parte dei vari distaccamenti delle Capitanerie di porto che già nei giorni scorsi hanno pianificato insieme alle prefetture i piani di controllo per Ferragosto. «Nella nostra provincia agiremo con un’operazione interforze – spiega la Capitaneria di Palermo -. L’attenzione sarà rivolta tanto verso gli stabilimenti, che dovranno fare in modo di dotarsi di una guardiania adeguata all’utenza che affollerà i lidi, quanto sulle spiagge libere». Tra le località che più saranno battute ci saranno senza dubbio «Capaci, la spiaggia di Isole delle femmine e Mondello», mentre i divieti non riguardano soltanto l’accamparsi con le tende e l’accendere fuochi. «La legge parla chiaro: in spiaggia è vietato anche giocare a palla, se fatto in maniera molesta. Repressione? È chiaro che ogni agente cerca di tenere conto del contesto». Tra gli altri divieti previsti dalla Regione Sicilia anche quello di portare animali – di qualsiasi tipo e dimensione, anche se al guinzaglio -, produrre suoni molesti a mezzo di altoparlanti e amplificatori, nonché organizzare serate danzanti.
Controlli pianificati anche a Messina. «L’attenzione sarà focalizzata su Capo Peloro, Isola Bella, Letojanni e Giardini Naxos – commenta la Capitaneria -. Avremo tre mezzi a mare sul litorale messinese e altri due nel mare antistante Taormina. L’obiettivo è fare in modo che il mare sia sicuro, saranno infatti tante le persone che faranno il bagno a notte fonda e questo può creare pericoli». L’esigenza di rendere sicure le acque si unisce alla consapevolezza che riuscire a controllare ogni centimetro di spiaggia è praticamente impossibile. «Il personale è chiaramente molto ridotto rispetto all’esigenza di una notte come quella di Ferragosto – fanno sapere dalla Capitaneria di Sciacca -. Questo però non vuol dire che non si cerca di fare tutto ciò che è possibile, puntando anche sulla comunicazione». In tal senso a Portopalo, saranno distribuiti volantini: «Per suggerire buone pratiche e ricordare ciò che non si può fare in spiaggia», continuano.
A Menfi, invece, il Comune di concerto con le autorità ha pensato di creare una sorta di isola ecologica in spiaggia: «La pulizia dei litorali spetta alle amministrazioni locali – spiega la Capitaneria -. Per questo disporre di aree in cui concentrare i rifiuti, con appositi contenitori, può favorire lo smaltimento da parte delle ditte che operano nei vari territori». E per chi si chiedesse cosa bisognerebbe fare per poter stare tutta la notte in spiaggia rispettando la legge, la risposta è precisa: «Si può stare a mare con un apposito telo. Una coperta? La legge non lo prevedrebbe».
Le Capitanerie di porto avranno da fare anche nella provincia di Trapani, e sulla costa ionica, tra Ragusa, Catania e Siracusa. In quest’ultima provincia il potenziamento del servizio va avanti già da qualche giorno. «Già a partire dalla ricorrenza di San Lorenzo siamo in campo con due squadre a terra, anche se l’attenzione è rivolta soprattutto al mare», dichiara la Guardia costiera aretusea.