Nero e rosa, i veleni di una stagione

 

Rios, il momento difficile quando è cominciato? 

Ero appena rientrato a Palermo e mi sono ritrovato separato dai miei compagni. Ho dovuto pure cambiare spogliatoio per scelta di Lo Monaco. A questo punto ho deciso di non rilasciare più interviste e non creare polemiche.

Eri praticamente fuori rosa.
Mi tenevano separato durante la settimana però poi in pratica giocavo. Sembrava un capriccio

Quanto è stata importante per te la figura del presidente che prima della partita con la Lazio ti ha addirittura chiamato per tranquillizzarti.
Zamparini mi ha sempre appoggiato, da quando arrivato. Abbiamo avuto modo di parlare tante volte, fin da quando abbiamo firmato il contratto. Il presidente e una persona che vuole sempre conoscere i calciatori personalmente, non ha nulla a che vedere con la situazione creatasi con Lo Monaco.

Senza dubbio la tua esperienza è riconosciuta a livello anche internazionale, dato gli splendidi risultati ottenuti con la nazionale ai mondiali e in coppa america. Pensi che questo possa farti diventare un leader della squadra?
Io credo che in questo momento sia importante l’apporto di tutti. Dai più giovani che vanno sempre incoraggiati, ai più anziani. Sono convinto , avendo vissuto momenti simili in altre squadre, che possiamo farcela.

Hai parlato di tranquillità che adesso c’è e prima no: cosa è cambiato?
Quando sono arrivato a Palermo, c’era Perinetti e la situazione era piacevole e tranquilla; ma nel giro di 3-4  settimane è cambiata a causa dei risultati. Adesso però, tornato Perinetti, la situazione è nuovamente quella iniziale

Il rios che abbiamo visto fino ad ora è quello vero o ci dobbiamo aspettare dell’altro?
Le situazioni cambiano da squadra in squadra e infatti nel Palermo provo a dare più apporto alla fase offensiva che a quella difensiva. Con la tranquillità che c’è di nuovo adesso possiamo ottenere i nostri obiettivi senza problemi.

Volevo capire quali fossero i reali problemi che ti avevano spinto vicino al trasferimento a gennaio, a parte quelli con lo monaco. Anche perché il presidente aveva parlato di problemi rilevanti il permesso di soggiorno di tua moglie.
Un mio trasferimento non è mai stata presa in considerazione da me o dal mio agente. Solo lo monaco voleva farmi trasferire. Per quanto riguarda mia moglie non ha avuto alcun problema.
Mi ha fatto però impressione come un dirigente come lo monaco possa influire così tanto nel gruppo, più del presidente.
Per concludere volevo fare un appello ai tifosi, sperando che possano aiutarci nelle tante partite in case anche perché stiamo lavorando molto bene e con tenacia.

È possibile che stia subentrando paura a causa anche dell’unico punto ottenuto nelle due partite in casa?
Paura da parte della squadra no, anche se non abbiamo ottenuto i sei punti che speravamo. La paura può forse prendere i giocatori più giovani, che temono magari di sbagliare il passaggio. Per questo però ci siamo noi, giocatori più esperti che portiamo serenità e proviamo a motivarli al meglio.


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