Pessimistiche le previsioni delle piccole e microimprese del commercio sulle spese degli italiani durante le prossime festivita' natalizie. Lo afferma uno studio dell'associazione comitas, che ha sondato le prospettive degli operatori sul giro d'affari legato al natale 2013. ''allo stato attuale le previsioni delle piccole e microattivita' operanti nel settore del commercio al dettaglio sono nere'', spiega in una nota comitas.
Natale da fame in Sicilia: le stime sui consumi segnano -7,2%
Pessimistiche le previsioni delle piccole e microimprese del commercio sulle spese degli italiani durante le prossime festivita’ natalizie. Lo afferma uno studio dell’associazione Comitas, che ha sondato le prospettive degli operatori sul giro d’affari legato al Natale 2013. ”Allo stato attuale le previsioni delle piccole e microattivita’ operanti nel settore del commercio al dettaglio sono nere”, spiega in una nota Comitas.
”Tutti gli indicatori economici ufficiali, infatti -rileva-, disegnano un quadro deprimente, con il potere d’acquisto delle famiglie calato del 6,4% tra il 2012 e i primi sei mesi del 2013 e la pressione fiscale salita a quota 43,8% nel secondo trimestre 2013. Numeri che hanno ripercussioni dirette sulle spese dei cittadini e, quindi, sul comparto del commercio, che sotto le feste risentira’ delle minori possibilita’ di acquisto da parte degli italiani”.
Relativamente al Natale 2013, sottolinea Comitas, ”le microimprese prevedono oggi un calo generalizzato di acquisti e consumi da parte delle famiglie al momento stimabile in un -5,5% rispetto al 2012. Complessivamente, per le festivita’ legate al mese di dicembre, la spesa scendera’ quest’anno a quota 10,1 miliardi di euro; cio’ significa che gli italiani ridurranno gli acquisti di ben 600 milioni di euro rispetto al 2012. I settori piu’ colpiti dalla crisi del commercio saranno, secondo le previsioni delle piccole attivita’, l’abbigliamento, le calzature, la ristorazione e i giocattoli, mentre maggiore ottimismo e’ manifestato dalle imprese operanti nel comparto casa, alimentare, elettronica e cultura.
Da notare poi, conclude, ”come la situazione piu’ allarmante sia quella del sud Italia, Sicilia in testa, dove sale al -7,2% la percentuale di riduzione dei consumi natalizi previsti dalle piccole e microimprese”