Muos, i deputati dell’Ars a Niscemi: un’altra sceneggiata?

Sarà un’altra sceneggiata quella che oggi andrà in scena a Niscemi? Lo scopriremo. Ma il dubbio è forte. Ci riferiamo alla ‘trasferta’ della Commissione Territorio e Ambiente dell’Ars, che stamattina, si riunisce nel c0mune in provincia di Caltanissetta, dove la Marina Usa, tra le proteste che non accennano a placarsi, sta costruendo il Muos, il sistema di parabole satellitari ritenute pericolose per la salute dei cittadini a causa dell’emanazione di potenti onde elettromagnetiche.

I deputati regionali, incontreranno gli attivisti che da mesi si oppongono a questo progetto, i sindaci della zona (tutti contrari), le famiglie del luogo e i due esperti del Politecnico di Torino, Massimo Zucchetti e Massimo Coraddu, che hanno denunciato i rischi per la salute e per l’ambiente derivanti dall’elettromagnetismo. Sono stati invitati, tra gli altri, gli assessori regionali, Mariella Lo Bello (Territorio e Ambiente) e Lucia Borsellino (Salute); il direttore generale Arpa Sicilia, Francesco Licata di Baucina; il presidente di LegambienteSicilia, Domenico Fontana.

Nelle intenzioni del presidente di questa Commissione, il deputato del Movimento Cinque Stelle, Giampiero Trizzino, l’incontro di oggi a Niscemi, dovrebbe servire ad individuare una strategia comune per andare oltre il provvedimento di sospensione annunciato dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, e puntare alla revoca definitiva di tutte le autorizzazioni all’impianto.

Non è difficile credere alle sue dichiarazioni. Da sempre i grillini si sono schierati contro questo progetto. E, insieme con Fabrizio Ferrandelli (PD)sono stati tra i promotori della mozione anti-Muos dell’Ars. La stesa cosa, però,  non può dirsi per gli altri componenti della Commissione, con particolare riferimento a quelli che fanno capo all’Udc (il cui segretario regionale si è schierato a fav0re) e al Pdl (che tace sull’argomento).  Ironicamente, in questo articolo, abbiamo dedotto che la loro decisione di andare a Niscemi, fosse il segno di una presa di posizione individuale  contro la linea dettata dalle segreterie dei loro partiti.

Se così fosse, non potremmo che apprezzare il loro coraggio: si schiererebbero in difesa della salute e della salvaguardia del territorio siciliano, oltre che a favore della vocazione pacifista dell’Isola, come sancito dallo Statuto siciliano. Ma non abbiamo certezza che le cose stiano davvero così.  Non hanno smentito il comunicato in cui Trizzino annunciava la trasferta, ma non si sono neanche distinti per dichiarazioni anti-Muos. Da qui il dubbio che quella di oggi possa essere solo una farsa, almeno per alcuni componenti della Commissione dell’Ars.

D’altronde, anche l’annuncio della sospensione dei lavori del governatore Crocetta, ha fatto pensare ad una sceneggiata ben architettata o all’ennesima violazione dei diritti dei siciliani e delle prerogative delle loro istituzioni.  I, lavori, infatti, sono andati avanti. In tutta questa storia, l’unica cosa certa è che i  conti non tornano e l’imminenza delle elezioni politiche non fa che complicare il quadro.

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